Agrigento

San Leone, ecco i primi locali aperti soltanto ai vaccinati: “Si entra con il Green Pass”

L’annuncio di due noti locali di San Leone: “In serata si entra solo con il Green Pass”

Pubblicato 3 anni fa

Mentre in Italia si è acceso il dibattito sull’eventuale utilizzo del Green Pass per accedere in ristoranti, cinema, locali ma anche per prendere treni o – più in generale – per tutti gli eventi e luoghi con più di 50 persone, Agrigento si è già portata avanti. Due tra i più noti locali di San Leone, famoso quartiere balneare che nel periodo estivo richiama migliaia di persone da tutta la provincia (e non soltanto), hanno annunciato che a partire da giovedì 15 luglio apriranno le loro porte (nelle ore serali) esclusivamente a chi è in possesso dell’ormai nota “carta verde e dunque a chi si è vaccinato. In alternativa a chi è in grado di dimostrare la negatività nelle ultime quarantotto ore. E in tal senso è previsto un aumento dei controlli.

Si tratta del “Borgo Santulì” e de “La Rotta”. Le due strutture, situate lungo Viale delle Dune, hanno comunicato la decisione tramite i loro canali social divenendo così i primi locali (ma altri sono pronti a seguirli) della Città dei Templi ad adottare tali misure che comunque saranno valide soltanto per le ore serali e non per accedere in spiaggia o per farsi un bagno. La scelta di aprire soltanto a chi è in possesso del Green Pass è di carattere sanitario ed è legata all’aumento dei casi che negli ultimi giorni si sta registrando in tutta Italia e nella provincia di Agrigento (quasi cento nuovi contagi negli ultimi due giorni con “picchi” a Porto Empedocle e Palma di Montechiaro), cercando di garantire il più alto livello di sicurezza alla clientela che decide di trascorrere una serata in spensieratezza. Per serata, ovviamente, non si intende discoteca. Quest’ultimo settore è ancora vietato e (con non poche polemiche)ad oggi non si intravede una data certa per la ripartenza.

Le dichiarazioni della proprietà

“Dal marzo del 2020 viviamo un incubo – spiegano Sergio Tedesco e Giulio Condorelli, titolari del Borgo Santulì – . Eppure c’è chi ancora pensa di poter deridere la ricerca non vaccinandosi e mettendo a rischio l’incolumità di tutti. Questa gente sembra aver dimenticato i sacrifici fatti dai commercianti, dai titolari di bar, lidi, chioschi, pub, alberghi e ristoranti, rischiando di vanificarli – dicono ancora Tedesco e Condorelli – costringendoci a nuove chiusure che sancirebbero la morte di intere categorie, come la nostra. Per questo motivo abbiamo deciso di condividere il ‘nostro’ Borgo con chi ha a cuore la rinascita del nostro paese sposando l’unica strada in cui oggi possiamo credere: la scienza”.

L’intervento del sindaco di Agrigento Miccichè

Mi congratulo con i titolari di Borgo Santulì, Sergio Tedesco e Giulio Condorelli per aver  deciso di aprire il locale solo ai vaccinati, a chi mostrerà il Green Pass. Auspico che questa iniziativa venga attuata dai gestori di tutti i locali agrigentini, lo auspico da sindaco e da medico.  Stiamo rischiando una nuova ondata, ma è ancora evitabile. Se tutti quanti iniziassimo nuovamente ad evitare assembramenti, ad “aver paura” del virus la potremmo evitare. Non dimentichiamo che i contagi sono purtroppo in aumento, che la “variante delta” sta creando grandi preoccupazioni nelle istituzioni, è notizia di queste ultime ore che sul tavolo del governo c’è l’ipotesi di rendere obbligatorio il Green Pass per accedere ai mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Vaccinarsi è fondamentale. Vaccinarsi è un obbligo morale

Il dibattito

Attualmente in Italia non è obbligatorio il green pass per accedere nei locali, bar, ristoranti o comunque posti a “rischio assembramento”. Ma potrebbe diventarlo presto. La discussione è in corso e rischia di diventare urgente già domani, dopo l’esame dei dati del monitoraggio settimanale. La variante Delta sta facendo risalire la curva epidemiologica in maniera preoccupante, sono soprattutto i giovani a contagiarsi. Il dibattito in Italia si è acceso in seguito alla decisione della Francia di aprire le sopracitate attività soltanto ai vaccinati.  

Come si ottiene il Green Pass e dove è obbligatorio 

Al momento in Italia si riceve due settimane dopo dalla prima vaccinazione (in Europa invece è valido solo dopo la seconda dose e presto potrebbe essere così anche da noi). I dati ci dicono che il tasso di mortalità tra chi ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino è praticamente pari allo zero. Il green pass è attualmente obbligatorio per accedere ad eventi sportivi (stadi) e per ogni evento culturale (proiezioni pubbliche, teatri, cinema, concerti). Inoltre, si deve possedere la certificazione anche per partecipare a banchetti e cerimonie.

Le parole del presidente della Regione Nello Musumeci

“La libertà dei cittadini trova la massima espressione nel rispetto dei diritti di tutti. Il modello “francese” non mi convince del tutto, perché sono contrario a prevedere misure che non possono essere assicurate da adeguati controlli. Dire oggi che per entrare in un pub ci vuole il green pass, a prescindere da ogni valutazione di merito, mi fa dire: chi controlla? Se il green-pass non lo controllano neppure nei viaggi internazionali! Parliamo di cose fattibili: credo sia più logico tutelare i servizi essenziali e monitorare gli ingressi in Italia ed in ciascuna Regione, estendendo il green-pass alle attività sociali dove esistono grandi assembramenti e dove i controlli possano essere davvero effettivi ed efficaci.”

1 commenti
Un pensiero su "San Leone, ecco i primi locali aperti soltanto ai vaccinati: “Si entra con il Green Pass”"
  1. Giovanni ha detto:

    Caro Giuseppe Castaldo,
    quello che scrivi, non fa una piega, ma ti prego, non essere vittima di coloro che vogliono a tutti i costi vaccinare i giovani. Non renderti complice degli effetti avversi che possono manifestarsi a lungo termine dopo la somministrazione del vaccino a un giovane. Devi soltanto essere onesto e mettere, come PRIMA COSA, il risultato negativo al tampone per ottenere il green pass e non il vaccino.
    Buon lavoro,
    Giovanni

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