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Strage di Licata, Alessia e Vincenzo: le giovani vittime della crudeltà umana

Fiori bianchi sul banco di Alessia al liceo Linares di Licata

Pubblicato 2 anni fa

Ventiquattro ore dopo la strage la comunità di Licata si è risvegliata sconvolta e attonita per quanto accaduto. Un’intera famiglia sterminata, tra cui due bambini di appena quindici e undici anni, dalla furia omicida di Angelo Tardino, 48enne che ha esploso 16 colpi di pistola prima di uccidersi al culmine di una lite col fratello avvenuta per motivi patrimoniali. E questa mattina, in occasione per altro del Giorno della Memoria che ricorda il genocidio degli ebrei, le scuole frequentate da Alessia e Vincenzo Tardino, 15 e 11 anni, uccisi ieri mattina, hanno voluto dedicare un pensiero ai loro piccoli angeli. 

Vincenzo è la vittima più giovane della strage. Era uno studente dell’Istituto G.Marconi di Licata: “ La nostra Giornata della Memoria assume, oggi, un significato ancora più forte; il nostro No ad ogni forma di violenza, ma l’educare all’amore e al rispetto della persona umana Sempre, continua, con ancora più determinazione,ad essere la priorità per la nostra e per tutte le scuole del mondo. Le nostre attività, in questa giornata,  verranno dedicate al ricordo di Vincenzo e della sua dolce famiglia, vittime innocenti della crudeltà umana. Ricordare per non dimenticare, educare per formare  cittadini consapevoli e responsabili.”ha ricordato la scuola con un post sui social. 

Alessia Tardino, 15 anni, era una studentessa del Liceo Linares di Licata. Il suo ricordo è stato affidato alla preside dell’istituto Ileana Tardino: “Ho appreso con sgomento e costernazione la notizia dei terribili fatti di sangue accaduti a Licata questa mattina”. A dirlo è la preside del liceo Linares di Licata, scuola che frequentava Alessia Tardino, una delle vittime della strage. Tra le giovani e innocenti vittime anche una solare e splendida studentessa del Liceo che dirigo.  Piena di vita, brillante, dolcissima…Alessia. Non ci sono parole per esprimere quanto grande sia il dolore e quanto profondo il buio che sentiamo nei nostri cuori. Ai familiari delle vittime la vicinanza del Linares e di tutta la comunità scolastica e le nostre più sentite condoglianze.” I compagni di classe stamattina, hanno lasciato sul banco rimasto vuoto dei fiori bianchi e sulla lavagna hanno disegnato una goccia per ricordare Alessia, un suo pregio e quella goccia si è trasformata in una nuvola. “Ho detto che come i confini della singola goccia si dissolvono nel mare – dice la professoressa –così anche Alessia pur non presente con noi nella sua forma fisica, rimane comunque con noi, trasformandosi in qualcosa di diverso. E ho detto che quel qualcosa di altro lo dobbiamo fare sentire ad Alessia”. “E’ stato un momento bellissimo – dice ancora la docente – adesso i ragazzi stanno incollando delle foto che li ritraggono insieme con Alessia”. Anche nelle altre classi viene ricordata Alessia Tardino. “Anche con un’attività manuale – dice – alcuni hanno scritto brevi poesie riflessioni, il tutto verrà organizzato in un ricordo che l’istituto dedicherà ad Alessia nei prossimi giorni”.

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