Catania

Ritrovo abituale di pregiudicati, chiuso bar per 7 giorni

Un luogo di incontro abituale di pregiudicati, ritenuti responsabili di reati di particolare allarme sociale

Pubblicato 24 minuti fa

La Polizia di Stato ha sospeso temporaneamente l’attività di un chiosco-bar di via VI Aprile, ritenuto abituale ritrovo di pregiudicati.

Il provvedimento di sospensione ha una durata di 7 giorni ed è stato emesso dal Questore di Catania, secondo le prerogative previste dall’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. 

I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno notificato il provvedimento al gestore, dopo le diverse costanti azioni di controllo dell’esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande, per tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico. 

Nello specifico, gli agenti della squadra volanti hanno avuto modo di constatare, in diversi controlli effettuati in un significativo arco temporale, come il chiosco rappresentasse un luogo di incontro abituale di pregiudicati, ritenuti responsabili di reati di particolare allarme sociale come quelli in materia di stupefacenti, ricettazione, contrabbando e violazione di norme sul monopolio di sali e tabacchi, rapina, lesioni personali, atti persecutori, maltrattamenti contro i familiari e conviventi, fabbricazione di documenti falsi.

La presenza di questi clienti è stata riscontrata in molteplici accertamenti, al punto da costituire un concreto rischio per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Pertanto, sulla base di quanto rilevato dai poliziotti dell’U.P.G.S.P. e ultimata l’attività istruttoria portata avanti dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, è stata disposta la sospensione delle autorizzazioni e la chiusura del chiosco-bar per 7 giorni, secondo quanto previsto dall’art.100 del TULPS che consente al Questore la momentanea chiusura di un esercizio pubblico, abituale ritrovo di persone pregiudicate, per garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini, come pure per assicurare le legittime aspirazioni a vivere in una comunità sicura. 

La disposizione normativa costituisce una garanzia per tutte quelle attività economiche che rispettano le regole ed esercita anche una funzione con effetti dissuasivi nei confronti di quei soggetti ritenuti pericolosi che, privati di un luogo di aggregazione abituale, vengono avvertiti che la loro presenza in questi luoghi è oggetto di attenzione da parte delle autorità.

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