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Strage di Ravanusa, trovato punto di rottura della condotta del gas

Trovato il punto di rottura della condotta del gas

Pubblicato 3 anni fa

Si è arrivati ad un primo, significativo passaggio nelle indagini condotte sul campo dal pool di consulenti nominati dalla Procura di Agrigento per fare luce sulla strage di Ravanusa.

Nelle scorse ore, dopo ore di scavi anche durante la notte con l’ausilio della luce artificiale delle fotoelettriche dei  Vigili del fuoco, è stato rinvenuto il punto di rottura della condotta che ha causato la fuoriuscita del metano che poi si è accumulato in una vera e propria “bolla” prima di esplodere.

Gli inquirenti sono stati attirati da un ancora forte odore di gas e sono riusciti a localizzare il punto esatto della rottura della condotta del gas posta al di sotto del manto stradale di via Trilussa in prossimità dell’abitazione di Pietro Carmina. “Il mostro”. Così è stato ribattezzato dagli esperti che da ore sono impegnati senza sosta.

“Si è proceduto ad effettuare ulteriori scavi manualmente e in prossimità di un punto di rottura è stata rilevata, ancora a distanza di giorni dalla esplosione, una residua sacca di metano domestico ben distinguibile dal tipico odore”, spiega il Procuratore Luigi Patronaggio. “Le operazioni tecniche, con l’ausilio dei Vigili del fuoco del Comando Provinciale di Agrigento, del Nucleo Investigativo Antincendio e del Gruppo movimento terra dei Vigili del fuoco Direzione Sicilia, proseguiranno ad oltranza anche oggi”, fa sapere il magistrato. “Si ipotizza una perdita di gas dalla rete di distribuzione del metano che ha creato un accumulo sotterraneo spostandosi nelle abitazioni limitrofe – dice Patronaggio – Eventuali altre acquisizioni tecniche saranno disvelate nel prosieguo se non contrastanti con il segreto investigativo e con le garanzie spettanti agli indagati”.

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