Giudiziaria

Terremoto giudiziario in Liguria, manager agrigentino indagato per corruzione 

Al manager agrigentino viene contestato l’aver accettato un voucher per una vacanza in Toscana in cambio dell’ok all’installazione di ledwall

Pubblicato 2 settimane fa

C’è anche il manager agrigentino Francesco Fiorino tra gli indagati nell’inchiesta, partita da La Spezia e poi trasmessa per competenza a Genova, che ha colpito i vertici istituzionali della Liguria con l’arresto del governatore Giovanni Toti. Fiorino, 52 anni, è nato ad Agrigento ma da diversi anni lavora e opera in provincia di La Spezia dove ha ricoperto e ricopre incarichi di rilievo. 

Nelle scorse settimane è stato nominato alla guida di Atc, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a La Spezia. Fino a qualche giorni fa era peraltro il vice capo di gabinetto del sindaco del Comune e, nel recente passato, è stato anche rappresentate legale di Europa Park Srl, una società il cui capitale appartiene interamente alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona che si occupa della realizzazione, gestione e custodia di parcheggi. Ed è proprio in virtù di quest’ultimo incarico che Fiorino risulta indagato (non è stato raggiunto da misura cautelare) per corruzione in concorso. 

Al manager agrigentino, incaricato di pubblico servizio, si contesta di aver ricevuto utilità per l’esercizio delle proprie funzioni dagli imprenditori Giovanni Olcese e Ivan Pitto. In particolare, secondo l’accusa, Fiorino avrebbe dato l’assenso all’installazione di ledwall in piazza Europa, in area in cui la Camera di Commercio era titolare della proprietà superficiaria, in cambio di un voucher per un weekend per due persone presso struttura alberghiera toscana con pernottamento, percorso benessere e pranzo dal valore di 350 euro circa. 

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