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Terremoto in Turchia, diramata (e poi revocata) allerta tsunami in Sicilia (anche a San Leone)

Momenti di preoccupazione si sono vissuti questa mattina nella località balneare di San Leone, ad Agrigento, dove molti residenti sono stati svegliati dall'allarme lanciato dalle Volanti della Polizia

Pubblicato 1 anno fa

Il Dipartimento della Protezione Civile comunica che è stato revocato l’allerta maremoto per possibili onde sulle coste italiane in seguito al sisma di magnitudo 7.9 con epicentro tra Turchia e Siria registrato alle ore 02.17.

La revoca è stata disposta sulla base dei dati elaborati dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’Ingv. È ripresa regolarmente la circolazione ferroviaria in Sicilia, Calabria e Puglia, dove era stata sospesa a scopo cautelativo, dalle 6.30.

E momenti di preoccupazione si sono vissuti questa mattina nella località balneare di San Leone, ad Agrigento, dove molti residenti sono stati svegliati dall’allarme lanciato dalle Volanti della Polizia che, con sirene e megafono, invitavano i cittadini ad uscire dalle loro abitazioni. Allerta che, fortunatamente, è rientrata poco dopo.

Si è corso il rischio di onda anomala fra Lampedusa, Porto Empedocle e Sciacca. In quest’ultimo comune le scuole sono state chiuse. Secondo le originarie previsioni, le possibili onde di maremoto avrebbero dovuto raggiungere per prima la Sicilia toccando le coste di Siracusa, Catania, Messina, Portopalo, Ginostra, Strombolicchio, Milazzo per poi spostasi su Marettimo, Gela, Pantelleria, Lampedusa (alle 7,48), Porto Empedocle (7,51), Sciacca (7,56)e infine Mazara del Vallo. 

L’altezza di onda anomala misurata in Turchia dopo i violenti terremoti che stanno scuotendo l’area è molto più piccola del previsto e pari a circa 15 centimetri. Tuttavia, i mareografi misurano successive onde, probabilmente causate da ulteriori scosse. Pertanto, l’allarme pur ridimensionato permane. Lo afferma il direttore generale del Dipartimento regionale Protezione civile (Drpc) siciliano Salvo Cocina, che è in costante contatto con la Protezione civile nazionale a Roma Il Drpc Sicilia, tramite la sala operativa e i dirigenti provinciali, ha attivato il sistema regionale ed è in contatto con le prefetture dell’isola e con i sindaci dei comuni costieri.

L’onda arriverà prima sulla costa ionica da Eolie, Messina a Portopalo intorno alle 6:35 e poi raggiungerà tutte le coste dell’isola. Ai sindaci è stato raccomandato l’avviso alla popolazione posta nei litorali bassi e nelle zone portuali e la preparazione per eventuale allontanamento. Cocina ha avvisato il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, che segue l’evolversi della situazione.

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