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Testa di pecora e proiettile davanti azienda a Palma di Montechiaro: indagini

A Palma di Montechiaro

Pubblicato 4 anni fa

Una testa di pecora mozzata con un proiettile conficcato negli occhi davanti la sede di una struttura ricettiva in costruzione tra Palma di Montechiaro e Agrigento. E’ questa la macabra scoperta fatta ieri mattina da un imprenditore antiracket, iscritto all’associazione Libero Futuro, bersaglio ancora una volta di una chiara ed evidente intimidazione. E’ il secondo gravissimo episodio che si verifica a distanza di quattro mesi. Nel marzo scorso, infatti, fu sparata una raffica di colpi di arma da fuoco, almeno quindici, all’indirizzo dell’immobile. L’imprenditore ha immediatamente allertato le forze dell’ordine e sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, e i colleghi del commissariato di Palma di Montechiaro.

Al via i rilievi del caso con l’ausilio della Scientifica che ha sequestrato la testa di ovino e il proiettile per gli esami in laboratorio necessari al fine di ricercare elementi utili alle investigazioni. Non è esclusa, anzi resta una concreta pista investigativa, che dietro i due atti intimidatori possa esserci la stessa mano.

E intanto arriva la dura reazione da parte dell’associazione antiracket Libero Futuro:Ennesimo grave e macabro atto intimidatorio contro un nostro imprenditore. Negli ultimi quattro anni i mafiosi agrigentini, con i soliti metodi vili e agendo nottetempo, hanno realizzato vari atti intimidatori con minacce di morte indirizzati a dirigenti e imprenditori della nostra associazione. Le intimidazioni, naturalmente, non hanno  mai ottenuto il risultato sperato e, al contrario, la nostra azione di promozione della denuncia a fianco delle Forze dell’Ordine si è sempre intensificata.  Pertanto, anche in questa occasione, ci rivolgiamo ai tanti imprenditori che ancora non trovano il coraggio di denunciare le richieste o le intimidazioni mafiose di seguire il nostro esempio, di denunciare senza indugi unendosi a noi sempre più numerosi.  Ci rivolgiamo anche a tutti i cittadini chiedendo loro di sostenerci in questo scontro con i mafiosi aiutandoci a liberare la nostra economia dalla loro ingerenza parassitaria.

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