Agrigento

Vittime delle Foibe, Prefetto consegna medaglia a canicattinese

A ritirare la medaglia il nipote di Angelo Garlisi, vittima delle foibe

Pubblicato 3 anni fa

Giorno del ricordo anche ad Agrigento per commemorare le vittime delle foibe, eccidio di massa ai danni di militari e civili italiani nell’immediato secondo dopo guerra da parte dei partigiani jugoslavi. Crimine che fu seguito anche da un esodo forzato di italiani dalla Venezia Giulia, del Quarnaro e dalla Dalmazia. Questa mattina si è svolta alla Prefettura di Agrigento una cerimonia di consegna di una medaglia, conferita dal Presidente della Repubblica tramite il Prefetto Maria Rita Cocciufa, a Salvatore Garlisi, originario di Canicattì, nipote di Angelo Garlisi, una delle vittime delle foibe. 

Dalle testimonianze acquisite dal nipote, Angelo Garlisi, dopo tre anni di servizio prestato nell’Arma dei reali Carabinieri, era stato assunto in Polizia nel febbraio del 1926. Dopo il corso frequentato a Roma, venne trasferito a Bari, Vercelli e infine a Trieste. Il 17 maggio del 1945 venne catturato dai partigiani jugoslavi a Trieste e deportato. Alla cerimonia di consegna che, al fine di assicurare il pieno rispetto delle misure di cautela, si è svolta in forma molto ristretta, ha partecipato il Sindaco del Comune di Canicattì. 

Nell’occasione il Prefetto ha sottolineato la rilevanza della ricorrenza che sancisce un riconoscimento di un capitolo molto doloroso della storia del nostro Paese per molto tempo caduto nell’oblio. Soffermarsi sul passato costituisce non solo un doveroso omaggio alle vittime di una tragedia ma occasione per conservarne la memoria fra le giovani generazioni affinchè  possano evitare il ripetersi di quei tragici eventi.

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