Caltanissetta

Assenteismo, sospesi 10 funzionari regionali Urega (vd)

Operazione “Ghost”: sospesi dal servizio dieci funzionari pubblici regionali assenteisti, denunciati per truffa aggravata ai danni dello stato e false attestazioni. In azione la Guardia di finanza di Caltanissetta, coordinata dalla procura. Il gip nisseno ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, da sei mesi a un anno, nei confronti […]

Pubblicato 4 anni fa

Operazione “Ghost”: sospesi dal servizio dieci funzionari pubblici regionali assenteisti, denunciati per truffa aggravata ai danni dello stato e false attestazioni. In azione la Guardia di finanza di Caltanissetta, coordinata dalla procura. Il gip nisseno ha disposto la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio, da sei mesi a un anno, nei confronti dei funzionari dell’Ufficio Regionale gare di appalto (Urega) – Servizio territoriale di Caltanissetta.

 L’assenza dagli uffici si protraeva anche per quattro-cinque ore su un turno di servizio della durata di sei ore. In altri casi, in un contesto di generale complicita’, per attestare falsamente gli orari di servizio veniva segnalato il mancato funzionamento dell’apparecchiatura marcatempo o semplicemente dichiarata la dimenticanza del badge. 

E’ stato rilevato che, dopo aver timbrato o aver fatto timbrare il badge da colleghi compiacenti, anziche’ dedicarsi alle mansioni loro demandate, si allontanavano in modo sistematico e consuetudinario dal luogo di lavoro per girovagare per le vie cittadine, recarsi in banca, fare la spesa o dedicarsi ad altre esigenze personali. Oltre all’assenza ingiustificata dal posto di lavoro, l’indagine ha permesso di verificare l’inattivita’ di buona parte dei dipendenti che, in varie occasioni e per diverso tempo, sono stati filmati a stazionare nei corridoi dello stabile invece di adempiere ai loro compiti. 

Assenteismo, sospesi 10 funzionari regionali Urega

A conclusione dell’attivita’ investigativa, durata circa un anno, seguira’ la quantificazione delle retribuzioni percepite indebitamente dai funzionari, la cui posizione sara’ segnalata alla Corte dei Conti per il conseguente recupero. L’indagine, condotta con appostamenti, pedinamenti e riprese video-fotografiche e riscontri documentali, ha consentito di contestare a carico dei dieci funzionari sospesi l’ipotesi di truffa aggravata e di false attestazioni o certificazioni relativamente alle presenze in servizio, reato quest’ultimo previsto dal Testo Unico sul Pubblico Impiego.

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