Canicattì

Mafia a Canicattì, processo Xidy: al via audizione dei primi testimoni 

Il processo scaturito dalla maxi inchiesta Xidy, l’operazione che ha fatto luce sui nuovi assetti del mandamento mafioso di Canicattì e sulla riorganizzazione della Stidda

Pubblicato 1 anno fa

È ripreso ieri mattina, davanti i giudici della seconda sezione del tribunale di Agrigento presieduta da Wilma Angela Mazzara, il processo scaturito dalla maxi inchiesta Xidy, l’operazione che ha fatto luce sui nuovi assetti del mandamento mafioso di Canicattì e sulla riorganizzazione della Stidda. 

In questo stralcio processuale, che segue il rito ordinario, sono nove gli imputati: Giuseppe Falsone, boss ergastolano di Campobello di Licata e capo provinciale di Cosa Nostra; Antonino Chiazza, 51 anni, di Canicattì; Pietro Fazio, 48 anni, di Canicattì; Santo Gioacchino Rinallo, 61 anni di Canicattì; Antonio Gallea, 64 anni di  Canicattì; Filippo Pitruzzella, 60 anni, ispettore della polizia in pensione; Stefano Saccomando, 44 anni di Palma di Montechiaro; Calogero Lo Giudice, 47 anni di Canicattì; Calogero Valenti,  57 anni, residente a Canicattì.

Dopo alcune udienze dedicate al conferimento ai consulenti di trascrivere le intercettazioni, ieri è stata la volta dei primi testimoni chiamati a deporre. È il caso di un bracciante agricolo, comparso davanti il collegio di giudici, che opera nel campo delle cosiddette “sensalie”. L’uomo ha riferito di alcuni contatti avuti con gli imputati del processo come ad esempio Antonino Chiazza e Pietro Fazio, ricordando di essere stato avvicinato una volta dal primo che gli riferì che le “cose dovevano cambiare”. 

Nello stralcio abbreviato sono già state disposte quindici condanne e cinque assoluzioni in primo grado tra cui quelle inflitte all’ex avvocato Angela Porcello (15 anni e 4 mesi), Giancarlo Buggea (20 anni), considerato tra gli uomini più influenti in cosa nostra agrigentina; Luigi Boncori (20 anni), considerato il capo della famiglia mafiosa di Ravanusa; Lillo Di Caro (20 anni), da anni al vertice della mafia di Canicattì; Giuseppe Sicilia (18 anni e 8 mesi), ritenuto dagli inquirenti il capo della famiglia di Favara; Gregorio Lombardo (17 anni e 4 mesi), di Favara.

Fissato già il calendario delle prossime udienze per l’escussione di altri testimoni. Si torna in aula il prossimo 24 maggio e poi il 7 e 21 giugno. 

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