Canicattì

Svolta nel duplice omicidio dei fratelli La Monaca di Canicattì: arrestato 22enne reo-confesso (ft e vd)

Svolta nel duplice omicidio dei fratelli La Monaca, imprenditori agricoli di Canicattì, uccisi nel giugno scorso in aperta campagna in contrada Durrueli: i carabinieri del Nucleo investigativo di Caltanissetta, guidati dal colonnello Alessio Artioli, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica un ragazzo romeno di 22 anni, Florine Scurtu, pastore. […]

Pubblicato 4 anni fa

Svolta nel duplice omicidio dei fratelli La Monaca, imprenditori agricoli di Canicattì, uccisi nel giugno scorso in aperta campagna in contrada Durrueli: i carabinieri del Nucleo investigativo di Caltanissetta, guidati dal colonnello Alessio Artioli, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto emesso dalla locale Procura della Repubblica un ragazzo romeno di 22 anni, Florine Scurtu, pastore.

Gli ufficiali Pasquariello, Daidone e Artioli

Il movente del delitto sarebbe legato al fatto che il presunto assassino faceva pascolare gli animali sui terreni delle vittime nonostante il loro divieto alimentando continui scontri con i due imprenditori agricoli.

Ieri mattina il GIP di Caltanissetta ha convalidato il fermo, disponendo per l’indagato la custodia cautelare in carcere.

La ricostruzione

Nella tarda serata del 14 giugno 2020, militari della Stazione Carabinieri di Delia rinvenivano in Contrada Deliella, agro del comune di Caltanissetta, presso la proprietà della famiglia La Monaca, il cadavere semi-carbonizzato di un uomo, successivamente identificato in Filippo La Monaca, 74 anni di Canicattì, il cui corpo giaceva accanto ad un’autovettura, anch’essa combusta.

Giunti sul posto i
militari, accedendo da una stradina rurale che immetteva nella proprietà,
rinvenivano, inoltre, un’ampia e vistosa chiazza di sangue con segni di
trascinamento che conducevano sino ad un immobile, all’interno del quale era
rinvenuto il cadavere di Calogero La Monaca, 76 anni di  Canicattì, fratello di Filippo.

Sin dai primi accertamenti svolti emergeva, dunque, che si fosse in presenza di un duplice omicidio commesso con modalità particolarmente violente, mediante l’utilizzo quale arma del delitto di alcuni massi, rinvenuti sul luogo, intrisi di sangue. Tale dato, poi avvalorato dagli esiti dell’autopsia, consentiva di ritenere che ci si trovasse in presenza di un delitto riconducibile all’azione di uno o più soggetti che, verosimilmente, dovevano aver avuto un alterco con le vittime, poi tragicamente culminato nell’omicidio.

Svolta nel duplice omicidio dei fratelli La Monaca di Canicattì: arrestato 22enne

Le prime attività d’indagine,
coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta,
si ponevano un duplice obiettivo: circoscrivere, con la maggior precisione
possibile, l’arco cronologico in cui poteva essere stato commesso il delitto e
ricostruire la cerchia relazionale delle vittime per individuare soggetti che potessero
aver avuto rapporti o contrasti con le stesse.

Per quanto attiene al
primo punto le emergenze investigative consentivano di individuare un arco
temporale ben preciso, tra le 16.05 e poco prima delle 18.00, così come avvalorato
dalle conclusioni cui perveniva il medico legale sull’ora del decesso, in sede
di esame autoptico.

Quanto al secondo
aspetto assumevano notevole importanza per le indagini: l’esecuzione di mirate
attività di sopralluogo, il campionamento del Dna di alcuni soggetti coinvolti
nelle indagini, l’acquisizione delle immagini del giorno del delitto presso
impianti di video ripresa di possibile interesse, perché attigui alla località
in cui si consumava il delitto, nonché l’analisi del traffico telefonico sull’utenza
in uso alle persone offese.

All’esito di tale complessa
e prolungata attività investigativa, attuata mediante articolate operazioni
tecniche supportate dal Raggruppamento operativo speciale, e corroborata
significativamente da accertamenti tecnico scientifici effettuati dal Ris di
Messina, alle prime ore di sabato 26.09.2020 i Carabinieri del Nucleo
Investigativo di Caltanissetta, collaborati da militari dello Squadrone
Carabinieri Cacciatori “Sicilia”, sottoponevano a fermo di indiziato di delitto
emesso il 25 set 2020 dalla locale Procura della Repubblica:

Florin Scurtu, rumeno di 22 anni domiciliato a Caltanissetta, celibe,
incensurato.

A carico dello stesso
venivano raccolti gravi indizi di colpevolezza circa il duplice omicidio dei
fratelli La Monaca, aggravato dalla crudeltà consistita nell’accanirsi sulle
vittime con più colpi scagliati con grosse pietre, ed avvalendosi della
minorata difesa delle vittime, soggetti di età avanzata e, per quanto attiene a
Calogero La Monaca, affetto da patologie motorie che ne limitavano la capacità di
normale deambulazione.

Per entrare più nel
dettaglio circa il materiale probatorio raccolto nei confronti del soggetto si
evidenzia che sulla portiera della Fiat Panda in uso alle vittime venivano
trovate alcune tracce di sangue che, a seguito di analisi, hanno determinato un
profilo genetico misto attribuibile a due diversi individui di genere maschile.
Dall’analisi di detta mistura è stato possibile rilevare due profili genetici:
quello di Filippo La Monaca e quello di Florin Scurtu.

Inoltre le risultanze
dell’esame dei tabulati telefonici delle vittime e dell’indagato e delle
immagini estrapolate da sistemi di video sorveglianza consentivano di acclarare
la presenza del rumeno sul luogo del delitto, nonché i suoi successivi
spostamenti a bordo di uno scooter, che veniva dallo stesso abbandonato qualche
giorno più tardi nei pressi della campagna dei La Monaca.

Il fermato, al termine
delle formalità, veniva associato presso la casa circondariale di Caltanissetta
a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Ieri mattina il
giovane, nel corso dell’udienza di convalida, ha ammesso le proprie
responsabilità del gesto delittuoso, riconducendo il movente ad un litigio per
questioni di pascolo; al termine il Gip di Caltanissetta ha convalidato il
fermo, disponendo per l’indagato la custodia cautelare in carcere.

La famiglia La Monaca è molto nota a Canicattì. Tre fratelli imprenditori agricoli, adesso tutti assassinati, uno dei quali assessore nella giunta Cammalleri di quasi 20 anni fa; due sorelle titolari di una rinomata gioielleria. Prima di Calogero (già assessore comunale) e Filippo era stato assassinato, quando aveva 49 anni, Antonio La Monaca.

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