Canicattì

Usura ed estorsione a Canicattì: un fratello in carcere, l’altro ai domiciliari

Il giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano non ha convalidato il provvedimento di fermo, come richiesto dal pm Elenia Manno, ma ha comunque disposto misure cautelari per i fratelli Giuseppe e Antonio Maira, 63 e 69 anni, accusati di tre episodi di usura ed estorsione. Non sussiste il pericolo di fuga […]

Pubblicato 4 anni fa

Il giudice per l’indagine preliminare del Tribunale di Agrigento Francesco Provenzano non ha convalidato il provvedimento di fermo, come richiesto dal pm Elenia Manno, ma ha comunque disposto misure cautelari per i fratelli Giuseppe e Antonio Maira, 63 e 69 anni, accusati di tre episodi di usura ed estorsione.

Non sussiste il pericolo di fuga quindi il fermo non è convalidato. Il giudice ha però disposto la misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del fratello più piccolo, la cui posizione era da subito apparsa più grave, mentre Antonio Maria finisce ai domiciliari con obbligo di braccialetto elettronico.

La vicenda, che ipotizza tre diversi episodi tra usura ed estorsione, culmina con il fermo dei due fratelli lo scorso weekend. Ieri i due indagati, difesi dall’avvocato Giovanni Salvaggio, hanno risposto al gip in fase di interrogatorio respingendo le accuse.

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