Ladri seriali incastrati grazie alle impronte digitali, due denunce
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Scientifica che hanno eseguito accurati rilievi in grado di far emergere impronte digitali lasciate dagli autori
La Polizia di Stato ha denunciato due uomini di 25 e 28 anni, originari della provincia di Siracusa, individuati quali autori di un furto avvenuto presso un noto esercizio commerciale di Acireale, ferma restando la presunzione di innocenza degli indagati valevole ora e fino a condanna definitiva.
In particolare, nel corso dei servizi notturni di controllo del territorio, un equipaggio del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale, a seguito di segnalazione di furto, è intervenuto presso un’attività di una nota catena di negozi di prodotti per l’igiene e per la casa.
I primi accertamenti sono stati effettuati attraverso l’acquisizione delle immagini del sistema di video sorveglianza e hanno consento di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Nello specifico, dalla visione delle registrazioni è emerso che gli autori del furto, dopo aver mandato in frantumi la porta di vetro che consente l’accesso al negozio, si erano introdotti all’interno asportando il registratore di cassa, contenente denaro contante.
Sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Polizia Scientifica che hanno eseguito accurati rilievi in grado di far emergere impronte digitali lasciate dagli autori del furto durante l’azione criminosa.
Le successive analisi condotte dal Gabinetto Regionale Polizia Scientifica “Sicilia orientale” hanno consentito di risalire con certezza all’identità dei due, entrambi pregiudicati e già gravati da numerose denunce per reati analoghi.
Per quanto accaduto, gli agenti del Commissariato hanno denunciato i due per furto aggravato in concorso. Gli atti sono stati trasmessi alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catania che avvierà l’attività istruttoria per l’eventuale applicazione della misura di prevenzione del divieto di ritorno ad Acireale.
Sono in corso gli accertamenti finalizzati a comprendere se i due sono stati autori di ulteriori attività illecite, commesse secondo un modus operandi analogo a quello del furto in oggetto, che ha prodotto un danno quantificabile in circa duemila euro.