Poliziotto compì sopralluogo casa vittima prima di rapina, arrestato insieme ai complici
Avrebbe sfruttato il suo ruolo di sovrintendente della Polizia per eseguire una perquisizione illegale nell’abitazione di una donna da rapinare, facendosi indicare dove era la cassaforte e scoprendo che nella casa c’erano 15mila euro. Poi avrebbe passato le informazioni ai complici ai quali avrebbe cercato di garantire ‘protezione’ dalla presenza della Squadra mobile intervenendo sul […]
Avrebbe
sfruttato il suo ruolo di sovrintendente della Polizia per eseguire una
perquisizione illegale nell’abitazione di una donna da rapinare, facendosi
indicare dove era la cassaforte e scoprendo che nella casa c’erano 15mila euro.
Poi avrebbe passato le informazioni ai complici ai quali avrebbe cercato di garantire ‘protezione’ dalla presenza della Squadra mobile intervenendo sul posto. E’ uno degli episodi contestati a Maurizio D’Itria, 45 anni, originario di Pordenone, fra i fermati dalla Polizia a Catania per associazione per delinquere e concorso in tentata rapina.
Oltre a D’Itria la misura cautelare ha riguardato: Giovanni Lombardo, 25 anni, Vincenzo Agatino Petralia, 22 anni, Gaetano Privitera, 29 anni, Giuseppe Gianluca Puglisi, 26 anni, Christian Torrisi, 21 anni, Antonino Vacante, 20 anni. Il Gip ha disposto la misura cautelare in carcere così come da richiesta del pm, oltre che per i 7 fermati, anche per Giuseppe Principato. Un indagato risulta ancora irreperibile.
L’assalto
fallì perchè la Squadra mobile da tempo indagava sulla banda e intercettava le
telefonate di alcuni dei suoi componente, compreso il loro collega ‘infedele’.
Così la sera della rapina la Squadra mobile intervenne e arrestò in flagranza
di reato Giuseppe Principato, di 23 anni, e Enzo Aiello, di 30. Il
sovrintendente e i due arrestati, secondo l’accusa, farebbero parte di
un’associazione per delinquere dedita a furti e rapine.
Il
provvedimento restrittivo riguarda nove persone, otto sono state fermate su
richiesta della Procura distrettuale di Catania e un indagato è attualmente
irreperibile.
Nei
loro confronti il Gip Loredana Pezzino, dopo l’udienza di convalida, ha emesso
un’ordinanza cautelare in carcere.






