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Eversione destra: operazione “Ombre nere”, 19 indagati e perquisizioni (vd e ft)

E’ stata battezzata “Ombre nere” l’operazione della Digos di Enna a carico di 19 estremisti di destra indagati per costituzione e partecipazione ad associazione eversiva e istigazione a delinquere. Un’inchiesta avviata due anni fa. “Possiamo avere a disposizione armi e esplosivi, sforneremo soldati pronti a tutto. Presto costituiremo il Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori”. Il […]

Pubblicato 4 anni fa

E’ stata
battezzata “Ombre nere” l’operazione della Digos di Enna a carico di
19 estremisti di destra indagati per costituzione e partecipazione ad
associazione eversiva e istigazione a delinquere. Un’inchiesta avviata due anni
fa.

“Possiamo
avere a disposizione armi e esplosivi, sforneremo soldati pronti a tutto.
Presto costituiremo il Partito Nazionalsocialista Italiano dei
Lavoratori”.

Il nuovo
aspirante fuhrer in salsa italiana ha il volto di una donna: di giovani ragazze
o di quello di una madre di 45 anni che si definiva ‘sergente di Hitler’. Donne
che con i loro suoi seguaci erano pronte ad irrompere in tutta Italia sulla
scena dell’estremismo di destra con un proprio soggetto politico mentre sui
social si arruolavano nuove leve: ad addestrarli c’era un ex pentito della
‘ndrangheta.

Si
avvicina molto ad un romanzo di fantapolitica la vicenda del gruppo di 19
estremisti indagati in tutta Italia, per costituzione e partecipazione ad
associazione eversiva ed istigazione a delinquere. A rivelare il sottobosco
filonazista, con un insolito vertice al femminile, sono state le indagini della
Digos di Enna e del Servizio antiterrorismo interno che hanno portato a
perquisizioni in tutta Italia. Il movimento, farcito di retorica antisemita e
xenofoba, affascinava gli estremisti neri da Nord a Sud, dalla Sicilia al
Veneto, in varie città come Siracusa, Milano, Bergamo, Genova, Imperia,
Livorno, Torino, Cuneo, Padova e tante altre. E tra loro c’erano diverse donne:
dall’impiegata di un’azienda, una mamma 45enne originaria di Cittadella che
evidentemente conduceva una doppia vita, a una 26enne che avrebbe partecipato e
vinto il titolo di ‘Miss Hitler’.

Le
adepte del fuhrer spesso vestivano in modo da poter rendere visibili i simboli
del loro fanatismo, con svastiche, marchi delle Ss e croci celtiche.

“Io
sposerei un ebreo solo per torturarlo giorno dopo giorno”, diceva una di
loro. E ancora: “Solo a parlare dei giudei mi viene il prurito, brutte
bestie vanno sterminati”. Tra il materiale sequestrato anche volantini con
insulti ai parlamentari Emanuele Fiano e Laura Boldrini. Tutti erano in
contatto attraverso una chat chiusa denominata “Militia” e
finalizzata all’addestramento dei militanti.

In
particolare, questo ruolo era affidato ad un pregiudicato calabrese, ex
“legionario” ed esponente di spicco della ‘ndrangheta, con un passato
da collaboratore di giustizia e già referente di Forza Nuova per il ponente
ligure.

Eversione destra operazione Ombre nere, 19 indagati

“Sono
in grado di acquistare armi con un prezzo vantaggioso”, diceva lo
‘ndranghetista, alludendo con altri all’intenzione di “sfornare soldati
pronti a tutto” mentre sui social si reclutavano nuovi adepti. Una serie
di legami erano stati stretti anche all’estero: il gruppo cercava anche di
accreditarsi in diversi circuiti internazionali avviando contatti con
organizzazioni di rilievo come “Aryan Withe Machine – C18” (gruppo
che ha dei riferimenti ai “Combattenti di Adolf Hitler” ed è espressione
del circuito neonazista Blood & Honour inglese) ed il partito d’estrema
destra lusitano “Nova Ordem Social”.

E’ stata
anche verificata la partecipazione di alcuni componenti alla “Conferenza
Nazionalista” svoltasi lo scorso 10 agosto a Lisbona con l’obiettivo di
creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione
“nazionalsocialista” di Portogallo, Italia Francia e Spagna.

Anche in questo caso ad intervenire a nome del neonato partito nazionalsocialista italiano è stata una donna, che in veste di relatrice alla conferenza attirava l’attenzione dei partecipanti con accese parole antisemite.

Tra i membri del gruppo c’era una 50enne residente nei pressi di Cittadella, nel padovano, impiegata e incensurata. Sul web usava il nickname ‘Sergente maggiore di Hitler’ e a casa sua sono state trovate bandiere con svastiche e fascio littorio e un volantino contro il deputato dem Emanuele Fiano con la scritta a mano ‘Fiano ebreo di merda’. Emerge infatti tra i militanti, rimarcano gli investigatori, un “feroce antisemitismo”, con “commenti e considerazioni di aberrante ferocia, nel quale si giustifica e legittima la politica di sterminio nazista”. Tre indagati sono del milanese: tra loro due donne, una delle quali ha partecipato a un concorso online, sul social network VK, vincendo il titolo di ‘Miss Hitler 2019’. A casa sua sono stati trovati un busto di Mussolini, libri sul giudaismo e sul fascismo. Ventiseienne di Pozzo d’Adda, il 10 agosto ha partecipato a Lisbona a una conferenza che aveva l’obiettivo di creare un’alleanza transnazionale tra i movimenti d’ispirazione nazionalsocialista di Portogallo, Italia, Francia e Spagna. Il gruppo mostrava, secondo gli investigatori, un “elevato grado di fanatismo violento”, puntava ad azioni eversive, ad attacchi a sedi dell’Anpi, e faceva riferimento a una presunta disponibilità di armi ed esplosivi e a canali per avere kashnikov a 150 euro. “A ottobre inizieranno gli addestramenti della milizia nazionalsocialista… sforneremo soldati pronti a tutto”, dice un indagato, mentre un altro esalta il vantaggio di un’organizzazione sostanzialmente clandestina in grado di “formarsi militarmente, avere maggior sicurezza uno dell’altro, potersi muovere lontano da occhi indiscreti, essere veramente di supporto operativo o anche solamente politico alla bisogna, avere dalla nostra l’effetto sorpresa, avere la conoscenza del territorio… quindi colpire e riti .

Numerosi  riscontri sono stati rilevati circa l’elevato
grado di fanatismo violento, intriso di xenofobiae nostalgie filonaziste degli indagati, i quali più volte alludonoa non meglio precisate progettualità
di eversione dell’ordine democratico:……ad
ottobre inizieranno gli addestramenti della milizia
nazionalsocialista…sforneremo soldati pronti a tutto”; vi sta spronando per
farvi diventare macchine da guerra….solo allora possiamo andare contro tutto e
tutti
”.

I militanti
venivano “selezionati” e testati ideologicamente da alcuni reclutatori tramite
un profilo Facebook fittizio avente lo scopo di accreditarsi su profili
ritenuti interessanti per passare in un secondo momento a contatti telefonici
finalizzati a profilare ideologicamente l’interlocutore ed eventualmente
coinvolgerlo.

Si richiamano al
riguardo le dichiarazioni rese da un indagato quando illustra il proprio
obiettivo politico, esaltando il vantaggio strategico di un’organizzazione
sostanzialmente clandestina – avviata due anni prima sotto il motto “Invisibili  silenziosi e letali” -in grado di: formarsi militarmente, avere maggior
sicurezza uno dell’altro, potersi muovere lontano da occhi indiscreti, essere
veramente di supporto operativo o anche solamente politico alla bisogna, avere
dalla nostra l’effetto sorpresa, avere la conoscenza del territorio.. quindi
colpire e ritirarsi sui monti
”.

Nei dialoghi
spesso viene condivisa con gli interlocutori la necessità di avviare azioni
violente, facendo riferimento ad un canale aperto di fornitori in grado di
munirli di Kalashnikov a 150 euro; al riguardo un altro indagato si dichiara
disponibile all’azione, vantando la sua pregressa esperienza militare: suggerisce
di iniziare  anche con un’azione minima a
Milano o Genova contro una sede dell’Anpi con una bottiglia di benzina  da far lanciare ad un marocchino per
depistare; al riguardo il suo interlocutore si vanta di girare con una corda in
auto e che sarebbe pronto ad usarla, non avendo remore se necessario a “spezzare una carotide”.

Altro elemento
significativo caratterizzante la matrice ideologica ed il frasario dei
militanti riguarda il loro feroce antisemitismo, lasciandosi spesso andare a
commenti e considerazioni di aberrante ferocia, nel quale si giustifica e
legittima la politica di sterminio nazista: ”Ammiro Hitler perché li bruciava tutti…sono razzista, fascista e sono
felicemente omofobo”, dichiarando apertamente “guerra agli ebrei…fulcro di ogni
problema
”;

Si riporta inoltre una recente
conversazione nel quale gli interlocutori ironizzano su quanto potrebbero dire
telefonando ad un numero telefonico attraverso il quale è possibile segnalare
autori di episodi e post antisemiti:  “ho dato quasi fuoco ad un ebreo… per voi va
bene?… gli ho marchiato una stella sulla fronte, va bene per voi
?; “devo acquistare un forno, mi consiglia la
dimensione?”.

L’interlocutore poi aggiunge:” io sposerei un ebreo solo per torturarlo
giorno dopo giorno.. gli tagli un dito poi glielo fai ricucire e poi gli tagli
l’altro e poi così giorno dopo giorno ….. io ho avuto un’idea questi devono
avere la stella di David marchiata a fuoco sulla fronte dalla nascita così non
sfuggono
le donne vanno sterilizzate tutte quelle
cagne e gli uomini vanno
castrati.. questo
è il metodo migliore.. io non capisco perchè Hitler non ci abbia pensato…;

Solo a parlare dei Giudei mi viene il prurito…brutte bestie..vanno sterminati
tutti, vanno tutti ammazzati, ste bestie bastardi maledetti, guarda quanti
morti stanno facendo sti brutti cani ebrei di merda….. questi vanno linciati,
uno ad uno, ma anche andare a prenderli la notte, sono dei degnerati della
società…ma crepate tutti quanti, bastardi maledetti, morite”

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