Cronaca

Palma di Montechiaro, il questore Ricifari vieta la sfilata dei cavalli; Castellino: “Una grande ferita”

In programma domani nell'ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna del Castello

Pubblicato 1 anno fa

La sfilata dei cavalli, che accompagna da tradizione la processione con il simulacro della Madonna del Castello, in programma domani a Palma di Montechiaro, non è stata autorizzata dalla Questura di Agrigento, poiché come scritto in una diffida del questore di Agrigento, Emanuele Ricifari,  inviata  al sindaco Stefano Castellino, “non sussistono adeguate garanzie a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica” . In particolare, viene spiegato che: “dagli accertamenti esperiti sugli elenchi dei cavalieri e dei proprietari dei cavalli presentati è risultata la partecipazione all’evento di soggetti con numerosi e rilevanti precedenti penali, tra i quali reati contro la persona e reati inerenti la criminalità di tipo mafioso, inoltre considerato che il percorso individuato per lo svolgimento della manifestazione non è strutturato in maniera da evitare il rischio di imbizzarrimento dell’animale e non è stata assicurata l’assistenza di un veterinario, né è pervenuta alcuna assicurazione con riferimento alle misure di profilassi veterinaria e di benessere degli equini”.

Dal canto suo il primo cittadino Stefano Castellino ha avviato una serie di interlocuzione affinché la manifestazione possa svolgere senza nessun problema e senza nessun stravolgimento mantenendo la tradizione, scrivendo una nota a chiarimento alla Questura che tuttavia si è rivelata insufficiente tenuto conto che, sempre il questore di Agrigento, Ricifari, ha mantenuto l’originaria posizione confermando la diffida. A questo punto dovrebbe essere certo l’annullamento della sfilata tanto cara a tutta la popolazione palmese ed il sindaco oggi informerà la cittadinanza.

Con rammarico la sfilata dei cavalli, manifestazione che esiste da circa 4 secoli ed è partecipata ed
attesa dalla popolazione e non solo, non si svolgerà come da tradizione per il divieto emesso dalla Questura. Non condivido tale scelta ma la devo condividere,
dichiara il sindaco Castellino in un video messaggio alla comunità, non possiamo fare altro che obbedire all’ordine che proviene dall’Autorità provinciale di pubblica sicurezza. Speriamo ci siano i tempi e i modi per trovare una soluzione e mantenere vive quelle che sono le tradizioni di ogni paese. La città sta vivendo un momento di splendore e questo sicuramente porterà dolore ai tanti cittadini devoti e non solo, ma questo ci deve spingere a migliorare e dire a tutti che Palma di Montechiaro è cambiata, che merita amore, rispetto e questa di oggi è una grande ferita. Domani in maniera ordinata dimostreremo di essere un grande popolo e accoglieremo la nostra madonna del castello con la gioia nel cuore e ci scuseremo con Lei se quest’anno non sarà scortata dai suoi cavalieri”, ha concluso Castellino.

La decisione del questore Ricifari, tuttavia, poggia su alcuni punti fermi che non potevano essere disattesi: occorreva inviare  comunicazioni 15 giorni prima della manifestazione, e non è stato fatto;  fornire  assicurazione e certificazioni su sicurezza e incolumità partecipanti e pubblico; limitare il numero dei cavalli sino ad un massimo di 130 e non è stato fatto;  assicurare lungo tutto il tragitto urbano la presenza di due steward per ogni cavallo e cavaliere, e non è stato fatto;  acquisire le autocertificazioni sull’assenza di precedenti penali gravi  e non è stato fatto.

Ed infatti, immediata la replica alle dichiarazioni di Castellino ad opera dell’ufficio di portavoce del Questore: “In merito alla diffida comunicata al Sindaco – Autorità Locale di Palma di Montechiaro si precisa:

– La comunicazione circa le modalità della manifestazione non è stata fatta nei termini ( 15 gg prima ) ed è pervenuta solo 24 ore fa .

– Nessun divieto è stato fatto , la diffida ricordava al Sindaco che oltre alla comunicazione tardiva non vi erano certificazioni di sicurezza.

– Che il seguito preannunciato dei cavalli è per numeri e per addetti alla sicurezza lontano da ogni normativa vigente .

– Che non veniva offerta alcuna delle garanzie richieste circa i requisiti di affidabilità (tra cui l’assenza di gravi precedenti penali) dei conduttori dei cavalli.

– Non venivano garantiti gli addetti alla sicurezza certificati previsti per tali manifestazioni.

In definitiva non si tratta pertanto di “sfiducia” nella cittadinanza palmese ne di “mancato rispetto di secolari” meritorie tradizioni, ma di mancato adempimenti delle procedure di legge e di assenza totale di garanzie per l’incolumità di cittadini e cavalli che competeva assicurare da parte del Sindaco quale autorità locale e degli organizzatori della sfilata equina“.

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