Riconosce in foto figlioletta e marito morti nel naufragio. Le drammatiche immagini del salvataggio
La donna, somala, poco dopo ha avuto un mancamento ed è stata sottoposta a controllo medico
La figlia, una neonata, le era scivolata dalle braccia quando la “carretta” ha iniziato ad imbarcare acqua. Il marito, che non sapeva nuotare, lo aveva visto finire in mare e perdersi fra le onde. Fino alla tarda serata di ieri, la giovane donna somala sperava che almeno il suo compagno di vita si fosse salvato, che potesse essere stato soccorso da qualcuno.
La conferma a quello che temeva è arrivata quando i poliziotti le hanno iniziato a mostrare le foto delle 23 vittime del doppio naufragio di mercoledì scorso. La somala ha riconosciuto la figlioletta e il marito ed ha avuto un mancamento.
Familiari dei migranti davanti hotspot
Intanto, alcune persone, familiari e amici dei superstiti e dei dispersi del doppio naufragio di mercoledì scorso, si trovano davanti ai cancelli chiusi dell’hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa. Accompagnati dagli operatori di Mediterranean Hope, gli stranieri reclamano di voler incontrare, i familiari e contestano che “senza vie legali e corridoi umanitari le morti continueranno”.
Volontari della Croce rossa italiana, che gestisce la struttura di primissima accoglienza sulla maggiore delle isole Pelagie, sono usciti dalla struttura per calmare gli animi e scongiurare che la tensione si faccia alta e rischiosa.
Nell’hotspot ci sono, al momento, 317 ospiti, fra cui i 57 superstiti (21 minori non accompagnati) del doppio naufragio.
Il drammatico video del salvataggio diffuso dalla Guardia costiera