Cronaca

Strage Monreale, una pista: qualcuno stava rubando motocicli parcheggiati?

La rissa sfociata in sparatoria, forse, come sostengono in diversi, perchè qualcuno stava rubando motocicli parcheggiati

Pubblicato 14 ore fa

Ci sono ragazzi di 20 anni in caserma dai carabinieri, probabilmente due, che vengono sentiti dagli inquirenti che stanno ricostruendo quanto accaduto davanti a un locale, il 365, poco distante dal duomo a Monreale questa notte in via Benedetto D’Acquisto.

Si tratterebbe di due palermitani del quartiere Zen, uno dei quali potrebbe avere avuto un ruolo attivo nella sparatoria. I militari dell’Arma devono mettere insieme elementi che potrebbero venire da immagini di telecamere di videosorveglianza della zona, racconti dei presenti, rilievi anche balistici. Nella sparatoria di Monreale sarebbe stati esplosi una ventina di colpi di pistola. Secondo quanto si apprende dalle prime indagini, qualche piccolo scontro ci sarebbe stato il giorno prima. Poi la scorsa notte la rissa sfociata in sparatoria, forse, come sostengono in diversi a Monreale, perchè qualcuno stava rubando motocicli parcheggiati.

Molti bossoli sono stati sequestrati per terra, altri sono stati trovati conficcati nelle fioriere di decoro urbano della piazza. Una zuffa nella quale sono stati utilizzati come armi anche i tavolini del bar e le bottiglie. Dopo la sparatoria che ha causato tre morti, hanno avuto problemi anche i sanitari del 118 intervenuti per soccorrere i feriti. E i parenti dei ragazzi deceduti, che avevano raggiunto l’ospedale Ingrassia di Palermo dove erano stati portati due corpi e i due feriti, hanno aggredito medici e infermieri e danneggiato un’ambulanza. Il ragazzo deceduto stamani era invece ricoverato all’ospedale Civico. Nel corso del pomeriggio sono iniziati gli interrogatori dei ragazzi in caserma. Oltre ai primi due individuati dalle indagini dei carabinieri, se ne sarebbero aggiunti altri. Intanto il 16enne ferito nella sparatoria seguita alla lite è fuori pericolo ma resta in ospedale come l’uomo di 33 anni pure colpito da un proiettile.

Ragazzo ferito scrive ad amici

Fuori pericolo, il ragazzo di 16 anni, rimasto ferito dai colpi di pistola sparati a Monreale la scorsa notte, ha risposto con messaggi agli amici, preoccupati per le sue condizioni, dal letto dell’ospedale Policlinico di Palermo dove è ricoverato. In ospedale rimane anche il secondo ferito, Nicolò Cangemi, 33 anni.

Seus, soccorritori aggrediti da parenti

Il presidente della Seus 118 per la Regione siciliana, Riccardo Castro, è intervenuto dopo la strage di Monreale per sottolineare come il personale intervenuto per i soccorsi sia stato fatto ancora una volta oggetto di aggressione da parte di parenti di un giovane ferito.

“Un appello sociale – dice Castro – va rivolto alla popolazione per ribadire il ruolo e l’impegno quotidiano degli autisti soccorritori che coprono tutto il territorio regionale senza pausa alcuna. Si tratta di figure essenziali per il lavoro che svolgono e meritano enorme rispetto”.

Castro sottolinea poi come il suo ruolo in prima linea a difesa degli autisti soccorritori resta costante: “Sono un frontman e ho anche il compito di proteggere i lavoratori. Per trovare soluzioni ci si deve rivolgere agli organi che hanno la responsabilità specifica. Io, da presidente e da rappresentante di tutta la categoria chiedo protezione”.

Comune Monreale annulla festa patrono, vicini a famiglie vittime

L’amministrazione comunale di Monreale ha deciso di annullare i festeggiamenti per la 399esima edizione della festa del Santissimo Crocifisso, i cui eventi avrebbero preso il via questa sera, a seguito della sparatoria della scora notte che ha provocato tre vittime e due feriti.

“In un momento di così profondo dolore per la nostra comunità, ogni festeggiamento appare inopportuno e irrispettoso verso le vittime e le loro famiglie”, dice il sindaco di Monreale, Alberto Acridiacono.

In segno di lutto e di vicinanza ai familiari delle vittime, il comune di Monreale proclamerà il lutto cittadino nei giorni in cui si svolgeranno le esequie. La giunta ha deciso di farsi carico delle spese dei funerali “desiderando così offrire un concreto segno di solidarietà e sostegno alle famiglie in questo momento di sofferenza”. “La nostra comunità è ferita nel profondo – afferma Arcidiacono – ci stringiamo con affetto alle famiglie colpite e ci impegniamo a fare tutto il possibile per supportarle in questo momento così difficile. La perdita di queste giovani vite è una ferita che segnerà per sempre la nostra città”.

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