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Blitz “Passepartout”, Di Mino e Nicosia sul favarese Quaranta: “Spazzino è…”

Non sono ancora sopiti gli echi dell’operazione dell’operazione “Passepartout” condotta carabinieri del Ros e dai Finanzieri del Gico e che ha portato all’arresto di Accursio Dimino, 61 anni di Sciacca; Antonello Nicosia, 48 anni di Sciacca vulcanico collaboratore parlamentare della deputata di Italia Viva Pina Occhionero (che non risulta indagata); Paolo Ciaccio, 33 anni e […]

Pubblicato 4 anni fa

Non sono ancora sopiti gli echi dell’operazione dell’operazione “Passepartout” condotta carabinieri del Ros e dai Finanzieri del Gico e che ha portato all’arresto di Accursio Dimino, 61 anni di Sciacca; Antonello Nicosia, 48 anni di Sciacca vulcanico collaboratore parlamentare della deputata di Italia Viva Pina Occhionero (che non risulta indagata); Paolo Ciaccio, 33 anni e il fratello gemello Luigi Ciaccio, 33 anni di Sciacca; Massimiliano Mandracchia, 46 anni di Sciacca, i primi due accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso e gli altri di favoreggiamento aggravato.
Il fermo disposto dalla Dda di Palermo (procuratore Francesco Lo Voi, aggiunto Paolo Guido e sostituti Geri Ferrara e Francesca Dessì) è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico.
Antonello Nicosia secondo quanto svelano le indagini – sarebbe anche un uomo molto vicino al boss Accursio Dimino, 61 anni, ritenuto il nuovo capo della famiglia mafiosa di Sciacca dopo la condanna a 17 anni di reclusione dello storico capo Salvatore Di Gangi nell’inchiesta Montagna.

E proprio una delle intercettazioni “ascoltate” dagli inquirenti traccia quella che è la visione e la considerazione del pentito di Giuseppe Quaranta da parte proprio di Nicosia e Dimino, una considerazione non proprio lusinghiera.

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