Favara

Favara, anziana rapinata in casa: imputato ammette colpe e accusa il nipote

“Chiedo perdono per quello che ho fatto, avevo diciannove anni ed ero una testa calda. Adesso sono cambiato.” A parlare è Gianluca Stagno, finito a processo insieme ad altre tre persone, con l’accusa di aver rapinato un’anziana favarese di alcuni preziosi e oggetti in oro mentre si trovava in casa. Tra gli accusati anche il […]

Pubblicato 5 anni fa

Chiedo perdono per quello che ho fatto, avevo diciannove anni ed ero una testa calda. Adesso sono cambiato.” A parlare è Gianluca Stagno, finito a processo insieme ad altre tre persone, con l’accusa di aver rapinato un’anziana favarese di alcuni preziosi e oggetti in oro mentre si trovava in casa. Tra gli accusati anche il nipote della vittima che, secondo il racconto fornito oggi da Stagno in aula, sarebbe stato il basista del colpo.

“Ci siamo visti la mattina prima della rapina e abbiamo pianificato tutto. E’ stato il nipote della signora a farci trovare una finestra aperta dalla quale siamo entrati – racconta Stagno – poi mentre stavano frugando tra i cassetti qualcuno la donna o il nipote ha chiamato familiari e forze dell’ordine e siamo scappati”. La vicenda risale al 2009 quando, secondo la ricostruzione, un gruppo di giovani entrò con la complicità del nipote in casa di un’anziana non vedente nel tentativo di rubare alcuni bracciali in oro: “Secondo me – ha concluso Stagno – il nipote aveva già rubato tutto per poi addossarci la colpa”. 

Sul banco degli imputati, oltre a Stagno, siedono Giuseppe Matina, Amedeo Stagno e Filippo Buscemi. Il processo si svolge davanti la prima sezione del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato con a latere Alessandro Quattrocchi e Giuseppa Zampino. L’accusa è sostenuta in aula dal sostituto procuratore Antonella Pandolfi. Si torna in aula il 20 giugno. 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *