Inchiesta Montagna: imprenditore favarese chiede risarcimento dopo assoluzione
I legali dell’imprenditore Salvatore Vitello, imprenditore originario di Favara, coinvolto nella maxi inchiesta antimafia “Montagna” con l’accusa di favoreggiamento aggravato – e poi assolto in primo grado – hanno preannunciato la richiesta di risarcimento per il periodo che lo stesso ha trascorso in carcere. Vitello, proprietario tra l’altro di una ferramenta, è stato carcerato per […]
I legali dell’imprenditore Salvatore Vitello, imprenditore originario di Favara, coinvolto nella maxi inchiesta antimafia “Montagna” con l’accusa di favoreggiamento aggravato – e poi assolto in primo grado – hanno preannunciato la richiesta di risarcimento per il periodo che lo stesso ha trascorso in carcere.
Vitello, proprietario tra l’altro di una ferramenta, è stato carcerato per circa tre mesi. Secondo la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo l’imprenditore avrebbe messo a disposizione proprio i locali della sua attività per favorire l’incontro e lo scambio di informazioni tra vari associati. Tesi questa che è stata “smontata” dal verdetto di primo grado del Gup del Tribunale di Palermo Marco Gaeta che ha assolto il 45enne dall’accusa. La Procura Distrettuale non ha impugnato il verdetto.