Favara

Sospeso mercato a Favara, gli operatori mercatali verso sit-in di protesta

Gli operatori mercatali hanno indetto per venerdì 9 aprile un sit in in via Ambrosini

Pubblicato 3 anni fa

A Favara da giorni ormai gli operatori ecologici hanno incrociato le braccia e protestano per il mancato pagamento di quattro mensilità. La città è completamente invasa dai rifiuti, ma i netturbini, scusandosi del disagio creato alla popolazione, dichiarano che non torneranno a lavoro se prima non ricevono lo stipendio.

Ma non è l’unica protesta; a causa della sospensione del mercato settimanale del venerdì, gli operatori mercatali hanno indetto per venerdì 9 aprile un sit in in via Ambrosini (zona mercato) dalle 8 alle 12.

” La decisione dell’Amministrazione di sospendere il mercato, per arginare meglio l’andamento epidemiologico di una comunità che è a rischio zona rossa, sembra essere un provvedimento dettato dal buon senso. Indire delle manifestazioni di protesta senza nemmeno provare a dialogare, a cercare il confronto con l’amministrazione, per comprendere quali siano stati i problemi, le intenzioni e quali invece le soluzioni sembra più una volontà politica di qualche sindacato volto solo a creare scompiglio”, dichiara l’Assessore alle Attività Produttive, Leonardo Caramazza. “Il dialogo e il confronto tra sindacati, operatori mercatali e amministrazione è stato sempre ottimo e motivo di grandi vittorie civili, in forza alla legalità e al quieto vivere. Pertanto, prosegue l’assessore Caramazza, si invitano i sindacati ad evitare manifestazioni di proteste, che creano assembramenti e disagi ulteriori alla città, prima di aver cercato e ottenuto il confronto, il dialogo e le soluzioni comuni. Nessuno ha negato queste possibilità e nessuno ha chiuso le porte ad una ripresa del mercato che sia confortata dai dati e dalla situazione socio-sanitaria che stiamo attraversando.
E’ nelle prerogative di ogni sindacato chiedere un tavolo di confronto all’Amministrazione (richiesta mai pervenuta né per vie formali né informali) per comprendere la situazione reale e pervenire più velocemente ad una soluzione ottimale. Sarebbe preferibile attivare uno spazio di confronto prima delle manifestazioni di protesta e degli assembramenti”
, ha concluso Caramazza.

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