Agrigento

Agrigento, paralisi al braccio dopo vaccino anticovid: chiesto indennizzo  

Un cinquantenne agrigentino ha chiesto un indennizzo al Ministero della Salute dopo la quasi totale paralisi del braccio dopo il vaccino

Pubblicato 1 anno fa

Effettua la seconda dose di vaccino Pfizer ma dopo pochi giorni non soltanto accusa un forte dolore ma viene colpito anche da una reazione avversa che gli provoca la quasi paralisi del braccio sinistro. Adesso un cinquantenne agrigentino – G.F.- si è rivolto al Ministero della Salute per il pagamento di un indennizzo e, assistito dall’avvocato Angelo Farruggia, sta valutando anche eventuali richieste di risarcimento sia nei confronti della casa farmaceutica che dello stesso Ministero.

La vicenda risale al marzo 2021, in piena campagna vaccinale anticovid. L’uomo, seguendo le indicazioni ministeriali, si sottopose alla somministrazione della seconda dose di vaccino anticovid Pfizer-BioNTech. I guai però arrivano a distanza di poco tempo: prima un forte dolore al braccio e poi una reazione avversa consistita in amiotrofia nevralgica o sindrome di Parsonage-Turner che gli ha provocato la quasi paralisi dell’arto. Dopo apposita segnalazione all’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), quale sospetta reazione avversa al vaccino Pfizer, la Commissione Aziendale dell’ASP di Agrigento, dispensò il danneggiato dalla somministrazione della terza dose di vaccino.

Così il cinquantenne, ritenendo di aver subito un danno irreversibile, si è affidato all’avvocato Farruggia chiedendo la corresponsione dell’indennizzo, prima previsto per i danneggiati dalla somministrazione di vaccinazioni obbligatoria o dalla somministrazione di sangue infetto, ed oggi esteso anche ai danneggiati da vaccino anti-covid19.

Dall’ultima pubblicazione ad opera dell’AIFA del Rapporto sulla Sorveglianza dei vaccini anti-COVID-19, risalente al dicembre 2022, sembrerebbe che ogni 100.000 dosi somministrate sarebbero state inserite 97 segnalazioni, e di queste l’81,3% circa sarebbe stati classificati come non gravi e il 18,7 %, come gravi. Al vaglio dello studio legale, la promozione di un’eventuale azione di risarcimento danni nei confronti della Casa Farmaceutica e del Ministero della Salute, quale Ente istituzionalmente preposto all’attività di farmacovigilanza.  

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