Agrigento

Discount-bis, giudice incompatibile: azzerata (di nuovo) udienza preliminare

L'inchiesta è una "costola" della bancarotta contestata all'imprenditore Giuseppe Burgio

Pubblicato 3 anni fa

A distanza di tre anni dalla richiesta di rinvio a giudizio viene nuovamente azzerata l’udienza preliminare a carico di diciannove imputati coinvolti nel secondo troncone dell’inchiesta sulla bancarotta dell’imprenditore empedoclino, Giuseppe Burgio. Il giudice Alfonso Punto, che aveva ereditato dal giudice Salvatori il processo, è risultato incompatibile nel trattare l’udienza poiché si era già pronunciato rinviando a giudizio il principale imputato.

Riparte, dunque, da zero l’udienza preliminare con un nuovo tentativo che verrà fatto il prossimo 20 gennaio davanti il giudice Agata Anna Genna. L’inchiesta è una costola del primo filone di indagine conclusosi con la condanna in primo grado a otto anni di reclusione dell’imprenditore Giuseppe Burgio, ex re della grande distribuzione agrigentina, accusato di aver distratto un patrimonio di oltre cinquanta milioni di euro.

Per il secondo filone d’indagine pende una richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di diciannove persone che, secondo l’accusa, sarebbero poi coloro i quali secondo l’accusa – tra professionisti, consiglieri di amministrazione, funzionari di banca –  avrebbero “permesso” a Burgio di distrarre quella cifra facendola transitare di società in società a lui riconducibili.

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