Giudiziaria

“Droga e ricatti sessuali in comunità a Favara”, ultime arringhe prima della sentenza 

Ll’indagine che ipotizza un giro di droga e maltrattamenti all’interno della comunità Oasi di Emmanuele di Favara

Pubblicato 6 mesi fa

Battute finali del processo scaturito dall’inchiesta “Dark community”, l’indagine che ipotizza un giro di droga, maltrattamenti e ricatti sessuali all’interno della comunità Oasi Emmanuele di Favara. Il processo, nonostante sia in corso lo sciopero degli avvocati, si è celebrato ugualmente poiché uno degli imputati si trova sottoposto agli arresti domiciliari. Al via questa mattina le discussioni della parte civile e della difesa. In questo stralcio processuale, che si sta celebrando col rito abbreviato davanti il gup Iacopo Mazzullo, sono 7 gli imputati. 

A prendere per prima la parola è stata l’avvocato Samantha Borsellino che rappresenta l’unica persona offesa costituitasi parte civile in questo filone processuale. Si tratta della donna al centro di un ricatto sessuale. Secondo l’accusa, infatti, uno degli imputati avrebbe preteso nei suoi confronti prestazioni sessuali in cambio del pagamento della sostanza stupefacente minacciando anche la diffusione di video. Una ricostruzione, come ribadito in aula dalla parte civile, “che ha trovato pieno riscontro nelle intercettazioni e in tutte le risultanze investigative”. Al via anche le prime arringhe della difesa con gli avvocati Daniele Re, Fabio Inglima Modica e Vincenzo Caponnetto. Il prossimo 14 marzo sarà invece la volta degli avvocati Salvatore Cusumano, Maria Alba Nicotra, Monica Malogioglio e Rigoli. 

Sette le persone che siedono sul banco degli imputati in questo stralcio processuale. Per tutti la pubblica accusa ha chiesto la condanna e, in particolare: 12 anni e 2 mesi e 20 giorni per Chyaru Bennardo, 40 anni di Favara; 6 anni di reclusione per Carmelo Cusumano, 52 anni di Favara; 6 anni di reclusione per Carmelo Nicotra, 38 anni, di Favara; 4 anni di reclusione per Luigi Capraro, 24 anni di Agrigento, e Gaetano Lombardo, 47 anni di Favara; 4 anni e 4 mesi di reclusione sono stati proposti per Giovanni Colantoni, 27 anni; 3 anni per Salvatore D’Oro, 50 anni, di Favara. Altre sette persone, invece, sono a processo col rito ordinario davanti i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato: si tratta di Antonio Presti, 37 anni; Calogero Rizzo, 36 anni; Paolo Graccione, 45 anni nato in Germania; Antonio Emanuele Gramaglia, 29 anni; Gaetano Gramaglia, 33 anni; Fiorella Bennardo, 43 anni di Favara; Giuseppe Papia, 64 anni di Favara;. Quest’ultimo è latitante ormai da cinque mesi. 

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