Giudiziaria

Droga, inchiesta “Market Place”: 26 condanne

Svelato un giro dello spaccio di droga tra le palazzine di un grande complesso di case nel quartiere di Giostra a Messina

Pubblicato 2 anni fa

Si chiude con 26 condanne e una sola assoluzione il processo con rito abbreviato dell’operazione “Market Place”, che ha svelato un giro dello spaccio di droga tra le palazzine di un grande complesso di case nel quartiere di Giostra a Messina. L’inchiesta della Direzione distrettale antimafia di Messina, sfociata in un blitz della Squadra mobile a maggio 2021, ruota attorno a due organizzazioni che si contendevano il controllo della piazza dello spaccio di droga.

La sentenza e’ del gup Fabio Pagana che ha disposto condanne che vanno dai 20 fino a un anno e 4 mesi di reclusione. Condanna a 20 anni per Angelo Arrigo, Vittorio Stracuzzi, Girolamo Stracuzzi, Gianluca Siavash, Antonino Arrigo. Sono stati inoltre condannati Paolo Arirgo a 12 anni, Gaetano Barbera 13 anni e 4 mesi, Vincenzo Barbera 4 anni, Pasquale Rossano 9 anni, 1 mese e 10 giorni, Stello Rossario 10 anni, 6 mesi e 15 giorni, Marco Talamo 12 anni e 4 giorni, Beatrice Rossano 2 anni, Giuseppe Bonanno 18 anni, Federico Russo 8 anni e 4 mesi, Concetta Assenzio 9 anni, Alessia Stracuzzi 8 anni e 4 mesi, Filippo Cannavo’ 10 anni, un mese e 10 giorni, Carlo Pimpo 8 anni e 4 mesi, Ramona Assenzio 8 anni e 8 mesi, Manuela Valente 8 anni e 5 mesi, Daniela Monti 2 anni, Sandro Minutoli 12 anni 5 mesi e 10 giorni, Orlando Giosue’ 13 anni, 2 mesi e 6 giorni, Eugenio Sebenico 8 anni e 8 mesi, Carmelo Prospero 12 anni un mese e 10 giorni, Giuseppa Paratore 1 anno e 4 mesi. Unica assolta Maria Barbera. I pubblici ministeri Francesco Massara e Roberto Conte avevano chiesto condanne dai 20 anni fino a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Secondo l’accusa c’erano due organizzazioni capaci di movimentare grosse quantita’ di sostanze stupefacenti, in particolare di cocaina, marijuana, hashish e skunk e di gestire la distribuzione degli stupefacenti, attraverso numerosi pusher, sia in citta’ che in provincia. Dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e’ emersa una vera e propria “centrale dello spaccio” che si trovava nel plesso di case popolari di via Seminario Estivo. Alle indagini si sono aggiunte anche le dichiarazioni di collaboratori di giustizia.

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