Enna

Enna: arrestato prete per violenza sessuale. “25mila euro alla famiglia in cambio del silenzio”

Il procuratore capo di Enna, Massimo Palmeri, ha affermato che sarebbero stati accertati “Abusi reiterati su tre minori, ma forse anche altri” e ha ribadito l’appello a farsi avanti e denunciare, rivolto ad eventuali altre presunte vittime di abusi sessuali da parte di Giuseppe Rugolo. “Facciamo questo appello ad eventuali altre vittime perché, dalle indagini, […]

Pubblicato 3 anni fa

Il procuratore capo di Enna, Massimo Palmeri, ha affermato che sarebbero stati accertati “Abusi reiterati su tre minori, ma forse anche altri” e ha ribadito l’appello a farsi avanti e denunciare, rivolto ad eventuali altre presunte vittime di abusi sessuali da parte di Giuseppe Rugolo. “Facciamo questo appello ad eventuali altre vittime perché, dalle indagini, oltre alla vittima originaria, ne sono emerse altre due”, ha sottolineato.

Ci sono peraltro elementi in base ai quali gli inquirenti ritengono probabile che le violenze dell’uomo di chiesa siano state perpetrate anche nei confronti di altri soggetti. “Noi ci auguriamo che qualche altra presunta, e noi riteniamo probabile, ulteriore vittima delle attenzioni sessuali del sacerdote, si faccia avanti. Le accuse di violenza sessuale – ha proseguito il procuratore di Enna – riguardano, non solo la vittima, ma altre due persone, anche loro minori all’epoca delle violenze subite. C’é sottolineare il ruolo di educatore e formatore spirituale dell’autore di questi fatti, educatori a cui i genitori si rivolgono e affidano speranzosi i loro figli. Questi comportamenti rappresentano una sorta di tradimento per i genitori che si sono fidati”.

Il procuratore Palmeri sottolinea come “in questa indagine sono comparse le difficoltà classiche che gli investigatori incontrano in una città come Enna, non abituata a fatti del genere”. “Inoltre – osserva –abbiamo avuto la difficoltà di dovere indagare su fatti che non erano più attuali. Si è dovuto scavare nei ricordi delle vittime, sono state fatte attività d’intercettazione e sequestri dei supporti informatici e telefonini che hanno dato confermato la denuncia”.

La vittima aveva denunciato gli abusi subiti al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana. Era stato aperto un procedimento ecclesiastico che aveva concluso che la violenza c’era stata, ma solo quando Rugolo era ancora seminarista.

Lo sconcerto nello sconcerto. Secondo i legali del giovane, i familiari avrebbero ricevuto nell’ottobre del 2019 l’offerta di 25 mila euro tramite la Caritas in cambio di un accordo con la clausola del silenzio, scrive l’agenzia di stampa Ansa.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *