Giudiziaria

“Estorsioni ai dipendenti di una coop di Licata”, trovato giudice compatibile 

L’inchiesta si concentra sulla cooperativa sociale Suami Onlus di Licata e ipotizza estorsioni ai dipendenti sulle buste paga

Pubblicato 1 anno fa

Si sblocca il processo scaturito dall’inchiesta “Stipendi spezzati”. Dopo alcuni tentativi andati a vuoto, dovuti all’incompatibilità di due giudici nel celebrare il procedimento, è stato individuato finalmente chi dovrà presiedere il dibattimento. Si tratta del giudice Marco Salvatori, a capo della sezione civile del tribunale di Agrigento.

La riserva è stata sciolta dopo che due colleghi, i giudici Wilma Angela Mazzara e Alfonso Malato, avevano comunicato di astenersi avendo svolto ruoli durante la fase preliminare delle indagini.

Tre le persone sul banco degli imputati: Maria Barba, ex moglie dell’imprenditore Salvatore Lupo, ucciso lo scorso ferragosto in un bar a Favara, Caterina Federico, 38 anni di Licata; Veronica Sutera Sardo, 34 anni di Agrigento. L’inchiesta si concentra sulla cooperativa sociale Suami Onlus di Licata e ipotizza estorsioni ai dipendenti sulle buste paga. Si torna in aula il 17 aprile. 

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