Faida Favara-Liegi, ok alle intercettazioni: al via testimonianza capo Squadra Mobile
Il 3 febbraio al via l'escussione del capo della Squadra Mobile di Agrigento
Nuova udienza del processo a carico di Carmelo Vardaro, 45enne favarese, unico tra gli imputati coinvolti nella maxi inchiesta Mosaico – che ha fatto luce sulla faida Favara-Liegi con tre omicidi e altrettanti tentati agguati – ad avere scelto il rito ordinario.
Questa mattina la Corte di Assise di Agrigento ha dato l’ok all’utilizzo delle intercettazioni captate tra alcuni dei protagonisti. Nei prossimi giorni sarà nominato un perito che si occuperà della trascrizione. L’udienza è stata rinviata al 3 febbraio quando avrà inizio l’escussione del Capo della Squadra Mobile di Agrigento, il vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, chiamato a riferire sull’attività di indagine poi sfociata nel blitz.
Vardaro, come detto, è l’unico tra gli otto imputati ad aver scelto il rito ordinario. Altri sette sono attualmente sotto processo col rito abbreviato e – proprio ieri – l’accusa ha avanzato le richieste di condanna: ergastolo Antonio Bellavia, 50 anni, Calogero Bellavia, 32 anni, entrambi di Favara, e Calogero Gastoni, 40 anni, di Agrigento; quattro anni e quattro mesi nei confronti di Vincenzo Vitello; otto anni e quattro mila euro di multa nei confronti di Carmelo Nicotra; sedici anni nei confronti di Gerlando Russotto e quattordici anni nei confronti di Calogero Ferraro.
Vardaro è accusato dell’omicidio di Mario Jakelich e del ferimento di Maurizio Distefano avvenuto il 14 settembre del 2016 in Belgio. Nell’inchiesta sono confluiti una serie di segmenti investigativi su un vasto giro di armi, droga ed episodi di criminalita’ connessi agli agguati.