Qualcuno ha omesso di aiutare Vivina Parisi e il figlio Gioele Mondello lo scorso 3 agosto dopo l’incidente lungo l’autostrada Messina-Palermo, prima che sparissero nelle campagne di Caronia? Se lo domandano i legali della famiglia Mondello, che hanno presentato un esposto alla Procura di Patti che indaga sulla morte della dj torinese e del figlio di 4 anni. In particolare gli avvocati, che hanno sporto querela contro ignoti, vogliono accertare se qualcuno possa avere incontrato madre e figlio nei momenti immediatamente successivi alla loro sparizione, senza però lanciare l’allarme o prestar loro aiuto. Per i familiari della donna, quanto accaduto sarebbe stato un tragico evento, con Viviana caduta da un traliccio dopo esservi salita per cercare dall’alto il figlio che si sarebbe smarrito. Intanto, proprio i magistrati di Patti con una nota hanno ribadito di non escludere nessuna ipotesi investigativa. Sulle polemiche e sui presunti ritardi nelle ricerche, anch’esse oggetto di esposto da parte dei familiari di Viviana e Gioele, i magistrati spiegano: “Le ricerche delle vittime, su tempistica e modalità, sono state coordinate dagli organi competenti, diversi da questa Procura, e sono rimaste ben distinte dalle attività investigative giudiziarie finalizzate alla ricostruzione dell’intera vicenda”. Dall’esame dei fotogrammi delle immagini riprese con il drone dei Vigili del fuoco, è emerso che già alle 10,15 circa del 4 agosto scorso, il corpo di Viviana Parisi era visibile ai piedi del traliccio, verosimilmente nella identica posizione in cui è stato ritrovato qualche giorno dopo. Accanto a lei non è segnalata la presenza del bambino.