Hybris, poliziotto in aula: “Inchiesta nata da sparatoria”
In aula, questa mattina, è comparso sul banco dei testimoni un poliziotto della Squadra mobile che ha curato l’attività investigativa
Nuova udienza del processo scaturito dalla maxi inchiesta Hybris, l’operazione della Squadra mobile di Agrigento che fece luce su un fiorente spaccio di sostanze stupefacenti con base nel quartiere Bronx di Licata e diramazioni nel resto della Sicilia. In questo stralcio processuale, che si sta celebrando davanti i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato, sono 5 gli imputati. Si tratta di Fabio Della Rossa, 38 anni; Antonietta Casaccio, 41 anni; Francesco Cavaleri, 43 anni; Fabrizio Truisi, 39 anni e Salvatore Giuseppe Cavaleri, 24 anni.
In aula, questa mattina, è comparso sul banco dei testimoni un poliziotto della Squadra mobile che ha curato l’attività investigativa. L’ispettore, nel rispondere alle domande, ha ricostruito l’origine dell’inchiesta: “Abbiamo iniziato ad indagare in seguito ad una sparatoria avvenuta a Gela in cui erano coinvolti dei licatesi scoprendo che alcuni di loro erano coinvolti in un traffico di droga”. Il processo, frammentato in tre tronconi, ha già portato ad alcune condanne in abbreviato. Tra queste quella di Michele Cavaleri, ritenuto il capo del sodalizio, a cui sono stati inflitti 20 anni di reclusione.