“In giro con una pistola e un laboratorio di armi in casa”, chiesta condanna per favarese
L'uomo fu arrestato 7 mesi fa perché sorpreso in possesso di una pistola in via Atenea, una successiva perquisizione portò alla luce un laboratorio di armi
Il procuratore aggiunto della Repubblica Salvatore Vella ha avanzato la richiesta di condanna a quattro anni di reclusione nei confronti di Salvatore Butticè, 35 anni, di Favara, per i reati di porto di arma clandestina, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere. L’imputato era stato arrestato sette mesi fa dalla polizia poiché sorpreso in via Atenea, centralissima arteria di Agrigento, in possesso di una pistola scacciacani modificata con relativo caricatore con cinque proiettili calibro 6.35 e un coltello a scatto di 21 centimetri. In un successivo controllo, esteso all’abitazione del trentacinquenne, venne scoperto anche un laboratorio di armi.
In quell’occasione furono sequestrate cinque pistole – di cui una a salve, tre a gas prive di tappo rosso e un’altra avente ancora il tappo – ma anche un machete con una lama di trenta centimetri, un tirapugni, due coltelli e cinque caricatori. Nella perquisizione sono stati anche trovati veri e propri pezzi di pistole oltre ad arnesi utili alla modificazione delle stesse come perni, viti e molle. Butticè, difeso dall’avvocato Salvatore Cusumano, compare anche nella lista degli imputati dell’inchiesta “Mosaico bis”, una costola delle indagini sulla faida Favara-Liegi, che ipotizza un traffico di armi e droga a Favara. Si torna in aula il 22 gennaio per l’arringa difensiva e la sentenza.