Giudiziaria

Incidente mortale alla Fincantieri, 5 indagati per omicidio colposo

Dopo la morte dell'operaio Angelo Salamone

Pubblicato 1 anno fa

Sciopero oggi in tutti i cantieri e siti di Fincantieri in Italia, per l’intera giornata, promosso da Fim, Fiom, Uilm dopo la morte la sera del 7 dicembre di un operaio dell’indotto del cantiere navale di Palermo, il 61enne Angelo Salamone. Cinque gli indagati per omicidio colposo: due dello stabilimento palermitano del gruppo, altrettanti della ditta dell’indotto e l’operaio che con la vittima era impegnano nella complessa operazione di taglio della base della cisterna di una nave in ristrutturazione. Tra gli elementi da accertare il presunto ritardo nel chiamare le forze dell’ordine. I sindacati chiedono la convocazione di un tavolo permanente “per definire un accordo quadro generale che riconduca alla normalita’ la dinamica degli appalti”. E poi estendere le tutele sulla sicurezza definite nel contratto aziendale anche ai lavoratori delle ditte in appalto: “Non possono essere considerati lavoratori di seconda fascia”. A Palermo Fim, Fiom, Uilm, Failms e Uglm della Fincantieri diPalermo hanno dichiarato otto ore di sciopero, dopo quattro giorni di sospensione delle lavorazioni, per sottolineare che quella che si sta consumando da tempo e’ “una tragedia senza fine. Un altro morto del dovere che non tornera’ a casa dal suo turno di lavoro. Si continua a morire nei luoghi di lavoro e questo e’ inaccettabile”.

Stanchi e preoccupati per il sopraggiungere del buio, con le temperature che scendevano rapidamente, i due camminatori sono riusciti a lanciare l’allarme col cellulare inviando la posizione tramite il Numero Unico di Emergenza 112. La centrale del 118, visto la posizione in un terreno impervio e difficile da raggiungere, ha chiesto l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano che ha inviato subito due squadre dalle Madonie e due da Palermo. Individuata, non senza difficolta’, la posizione della coppia, i tecnici del Sass si sono avvicinati dall’alto e li hanno raggiunti dopo circa tre ore dall’allarme lanciato. Erano in leggero stato di ipotermia, ma in buone condizioni e sono stati accompagnati lungo il sentiero fino alla strada dove c’era ad aspettarli un ambulanza del 118 i cui sanitari li hanno sottoposti a visita. Alle operazioni hanno partecipato anche i volontari dell’Associazione di volontariato ypsigro di Castelbuono con la quale vige un consolidato rapporto di collaborazione.

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