Insulti sessisti alla deputata agrigentina Giovanna Iacono, condannato consigliere comunale
La condanna del consigliere comunale è stata superiore rispetto alla richiesta avanzata dal pm
Sei mesi di reclusione, pena sospesa, per aver rivolto insulti sessisti alla deputata agrigentina del Partito Democratico Giovanna Iacono durante la campagna elettorale del 2017. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Rossella Ferraro, ha condannato Salvatore Gaziano, consigliere comunale di Santa Elisabetta, per il reato di diffamazione aggravata. L’imputato dovrà altresì pagare un risarcimento alla parlamentare che si è costituita parte civile tramite l’avvocato Giuseppe Barba. La condanna del consigliere comunale è stata superiore alla richiesta avanzata dal pm Antonella Carrozzieri che, a margine della requisitoria, aveva chiesto 4 mesi di reclusione.
La vicenda risale al 2017 quando l’imputato, difeso dagli avvocati Virone e Greco, pubblicò su Facebook una serie di insulti sessisti in risposta ad un post in cui la Iacono criticava alcuni comportamenti in vista delle elezioni regionali: “Come una ca.. in calore” oppure “Per quella tipologia di essere umano ho un altro sito, adibito per l’accoppiamento, ma i miei stalloni sono disponibili solo per chi di loro gradimento, quindi, non per tutte, ovviamente..”. L’attuale deputata, all’epoca dei fatti vicesindaco di Santa Elisabetta e coordinatrice provinciale del PD, non venne mai nominata nei post dell’imputato rendendola tuttavia identificabile. Per questo decise di denunciare l’accaduto.
“Si tratta di una vicenda per me dolorosa – commenta oggi Iacono –, rispetto alla quale però ho deciso di non tirarmi mai indietro non solo per tutelare la mia reputazione, ma a difesa di tutte le donne, le quali sono ancora oggi troppo spesso bersaglio di commenti beceri e insulti squallidi di natura spiccatamente sessista. Nessuna di noi deve abbassare la testa dinnanzi ad episodi di questo tipo. Non bisogna mai arrendersi davanti all’offesa e davanti alla violenza – conclude Iacono – qualsiasi forma assuma. Mai. Ringrazio il mio avvocato, Giuseppe Barba, per la sua professionalità e per la sua umanità, per avermi accompagnata in questo lungo e complesso percorso giudiziario. I miei familiari, le compagne e i compagni del PD a ogni livello, e tutte le persone, tante, che mi sono state accanto in questi anni.”