Giudiziaria

Lampedusa, documenti per far scappare immigrati irregolari: processo a rischio

La difesa ha eccepito l'incompatibilità del giudice nel presiedere il processo

Pubblicato 1 anno fa

Rischia di fermarsi il processo a carico di cinque imputati accusati di aver messo a disposizione degli stranieri – arrivati clandestinamente in Italia – documenti, biglietti di viaggio e abitazioni. Il presidente della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, Alfonso Malato, ha svolto attività nella fase preliminare delle indagini quando ricopriva il ruolo di gip e adesso, secondo quanto eccepito dalla difesa, risulterebbe incompatibile nel presiedere il processo. Il giudice ha quindi rinviato al prossimo 22 dicembre per sciogliere la riserva.

L’accusa è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il 18 aprile del 2019 furono arrestati due tunisini. Ad essere posti, allora, ai domiciliari furono Nazha Achibi, 56 anni e Sadok Fathallah, 62 anni. Entrambi, secondo quanto ipotizza l’accusa, dietro il pagamento di somme di denaro, favorivano l’illegale permanenza di cittadini stranieri sul territorio nazionale. E lo facevano mettendo a disposizione di alcuni migranti documenti d’identità e biglietti di viaggio per far risultare che gli stessi immigrati erano giunti legalmente in Italia e poi garantivano sicure modalità di trasferimento per raggiungere altri paesi europei.

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