Giudiziaria

Nomina Procura Roma, slitta assegnazione incarico

C'è anche il magistrato agrigentino Viola in corsa per la carica di Procuratore di Roma

Pubblicato 3 anni fa

Slitta ancora la nomina del procuratore di Roma: il Csm ha infatti designato le nuove commissioni – tra le quali quella sugli incarichi direttivi – che si insedieranno martedi’. Manca dunque il tempo materiale per la discussione e il voto della proposta relativa al nuovo capo dell’ufficio inquirente della Capitale, dopo che il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato avevano annullato la scelta del plenum caduta, il 4 marzo 2020, su Michele Prestipino Giarritta.

Il procuratore comunque in carica, pero’, grazie alla scadenza naturale delle commissioni (che erano nell’attuale composizione dal 7 ottobre 2020), puo’ adesso sperare in uno slittamento dei tempi tale da consentirgli di arrivare al 23 novembre, il giorno in cui la Cassazione affrontera’ in udienza pubblica il suo contro-ricorso. Si tratta di un ulteriore espediente procedurale che Prestipino, assistito dall’avvocato Massimo Luciani, ha proposto nei confronti di uno dei due magistrati che aspirano al suo posto, il procuratore generale di Firenze, Marcello Viola.

L’altro concorrente e’ invece il capo della Dda di Palermo Francesco Lo Voi. Nell’ulteriore ricorso – la cui fondatezza e’ contestata dai legali di Viola, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – si lamenta l’invasione, da parte del Consiglio di Stato, della sfera di discrezionalita’ riservata al Csm. Palazzo dei Marescialli dovra’ adesso decidere le mosse da fare e i tempi delle singole pratiche di nomina degli incarichi di vertice. La nuova quinta commissione, gia’ presieduta da Giuseppe Marra, sara’ adesso guidata dall’altro togato Antonio D’Amato e composta dai laici Fulvio Gigliotti e Alessio Lanzi e dai magistrati Sebastiano Ardita, Michele Ciambellini e Alessandra Dal Moro. Nelle scorse settimane Viola aveva notificato un atto di invito al Csm, proprio per ottenere la riattivazione del procedimento, dal quale era stato escluso – dopo una prima proposta a lui favorevole da parte della commissione – per i veleni del caso Palamara. Mentre Lo Voi, difeso dagli avvocati Salvatore e Tommaso Pensabene Lionti – era stato battuto al ballottaggio da Prestipino. Entrambi si erano rivolti poi alla magistratura amministrativa, ottenendo ragione sia in primo che in secondo grado. L’attuale Pg di Firenze, siciliano di origine come gli stessi Prestipino e Lo Voi, auspica per mezzo degli avvocati Rubino e Impiduglia “una celere definizione del procedimento di nomina controverso, finito al centro della bufera per effetto dell’incontro presso l’Hotel Champagne di Roma, tra membri del Csm e politici”, situazione “rispetto a cui Viola ha dimostrato la propria totale estraneita’

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *