Giudiziaria

Palma di Montechiaro, spara ai genitori e uccide imprenditore: chiesto processo per Incardona

Nove mesi fa Incardona ha sparato ai genitori, ferendoli, e poi ha ucciso l’imprenditore Lillo Saito

Pubblicato 2 anni fa

Il sostituto procuratore Maria Barbara Grazia Cifalinò ha avanzato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Angelo Incardona, 44enne pregiudicato di Palma di Montechiaro, accusato di omicidio, lesioni personali e porto illegale di arma clandestina. La prima udienza preliminare è stata fissata il prossimo 10 gennaio davanti il gup Stefano Zammuto. I familiari della vittima si costituiranno parte civile rappresentati dall’avvocato Calogero Meli. Il 44enne è difeso dall’avvocato Calogero Li Calzi.

Nove mesi fa Incardona ha prima sparato ai genitori con una pistola Beretta 92 FS con matricola abrasa e poi, uscito di casa, ha ucciso l’imprenditore Lillo Saito, 65enne socio dell’impresa di gelati “il Gattopardo”. La vittima è stata stata raggiunta in piazza Provenzani dal killer che, a distanza ravvicinata mentre l’uomo si trovava in auto, avrebbe esploso quattro colpi di pistola, uno dei quali lo ha raggiunto alla testa. 

Incardona sarebbe poi tornato a casa e raccontando tutto alla moglie che lo ha convinto a costituirsi e lo ha accompagnato al Comando provinciale dei carabinieri di Agrigento. Il 44enne, che ha precedenti per tentato omicidio, porto e detenzione abusiva di armi, davanti all’ex procuratore Patronaggio, aveva confessato di aver ucciso l’imprenditore Saito di aver sparato ai genitori “per dar loro una lezione” in quanto sarebbero responsabili di averlo preso per “infame” dicendo che era sul punto di pentirsi. Un racconto che non ha mai convinto del tutto gli inquirenti. 

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