Giudiziaria

Sciacca: dopo 9 anni e 2 sentenze della Cassazione vince la sua battaglia giudiziaria ma nel frattempo muore

Il commerciante saccense, commissionario del mercato ortofrutticolo di Sciacca, Accursio Li Bassi, ha vinto per ben due volte due processi in Cassazione e si è visto riconosciuto, dopo una battaglia legale durata quasi 9 anni, il proprio diritto al risarcimento del danno nei confronti di un imprenditore castelvetranese, le cui iniziali sono A.C., che non […]

Pubblicato 5 anni fa

Il commerciante saccense, commissionario del mercato ortofrutticolo di Sciacca, Accursio Li Bassi, ha vinto per ben due volte due processi in Cassazione e si è visto riconosciuto, dopo una battaglia legale durata quasi 9 anni, il proprio diritto al risarcimento del danno nei confronti di un imprenditore castelvetranese, le cui iniziali sono A.C., che non gli aveva pagato una ingente fornitura di merci per circa 30 mila euro. La vicenda penale è sorta nel 2010, dopo una causa civile che aveva visto riconoscere al Li Bassi il diritto a riscuotere la somma, appunto, di circa 30 mila euro. Non avendo il castelvetranese pagato il debito, il Li Bassi ha denunciato il suo debitore per l’ipotesi di presunta insolvenza fraudulenta ma, soprattutto, per avere sottratto un furgone quale possibile mezzo per soddisfare i crediti vantati con la causa civile. Con la prima sentenza del Giudice Monocratico Penale di Sciacca del 22 aprile 2015, A.C. veniva condannato alla pena di 1 anno e 2 mesi di reclusione, con pena sospesa, oltre al risarcimento dei danni in favore della parte civile Li Bassi Accursio, liquidati in 32 mila euro, subordinando però – e questa è la parte interessante della intera vicenda giudiziaria – la sospensione della pena al pagamento e risarcimento della parte civile entro 1 anno dalla irrevocabilità della sentenza. I legali del castelvetranese hanno presentato ricorso e la Corte di Appello ha confermato la sentenza del Tribunale di Sciacca, riformandola parzialmente per il primo capo di imputazione. Il debitore allora ha proposto ricorso per Cassazione. La Suprema Corte, con la prima sentenza del 23 giugno 2017, ha rinviato nuovamente alla Corte di Appello di Palermo per la questione della subordinazione della sospensione della pena al risarcimento danno. Si è svolto, dunque, un altro processo in Corte di Appello, che ha visto nuovamente vittorioso il Li Bassi. E pure avverso tale sentenza il debitore ha fatto ricorso in Cassazione e pochi giorni fa, lo scorso 16 maggio, i Giudici hanno definitivamente dato ragione al Li Bassi il quale, purtroppo, nel frattempo è deceduto; ma gli eredi, moglie e figli minori, avevano deciso di continuare fino alla vittoria definitiva in Cassazione. Accursio Li Bassi e poi la moglie e i due figli minori, sono stati assistiti nelle varie fasi processuali dallo Studio Legale Marciante, con gli avvocati Filippo Marciante e Filippo Carlino. Accursio Li Bassi è deceduto, ma ora gli eredi beneficeranno almeno del risultato giudiziario scaturito dopo anni di battaglie e sacrifici.

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