Canicattì

“Tentò di uccidere la moglie a coltellate”: il racconto della vicina di casa

Accoltellò la moglie a Canicattì davanti ai figli, in aula il racconto della vicina di casa

Pubblicato 5 anni fa

Nuova udienza del processo a carico di Alexandru Zamfirache, accusato del tentato omicidio della moglie – con cui si stava separando dopo ventisette anni di matrimonio e ben otto figli – avvenuto nel febbraio scorso a margine dell’ennesima discussione. L’uomo, secondo quanto ricostruito, colpì con tre fendenti la moglie ad altezza dei polmoni. Ieri mattina, davanti i giudici della prima sezione penale presieduta da Alfonso Malato, ha testimoniato la vicina di casa della vittima e dell’imputato, ricostruendo quanto sentito e visto subito dopo il tentato omicidio.

“Ero in casa con mio fratello e abbiamo sentito le urla di una donna che diceva chiaramente: “L’ammazza, l’ammazza. Era la figlia e da lì ho capito che stava succedendo qualcosa di grave”.

L’uomo, dopo aver accoltellato la moglie, scappò e fu poi bloccato, mentre girovagava senza meta, dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento, guidata dal vicequestore Giovanni Minardi. Aveva appena gettato il coltello a punta lungo 16cm utilizzato per l’aggressione. La moglie, prima di essere ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì, riuscì a indicare il nome del marito quale aggressore.

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