Lampedusa

Masci dona culla termica a Lampedusa, l’Asp di Palermo: “simbolo di umanità”

E' stato l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, a consegnare simbolicamente e a benedire la culletta termica

Pubblicato 26 minuti fa

E’ stato l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, a consegnare simbolicamente e a benedire la culletta termica di ultima generazione donata dal Masci (Movimento adulti scout cattolici italiani) al Poliambulatorio di contrada Grecale, a Lampedusa, nell’ambito del progetto nazionale ‘Più vita alla vita’ ideato in occasione del 70esimo anniversario della fondazione del movimento.

Questa culla – ha sottolineato il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, Antonio Levita – è molto più di un’attrezzatura sanitaria, è un simbolo di umanità concreta, una risposta tangibile alle fragilità che si incontrano nei primi momenti di vita. Abbiamo vissuto in tempo reale un’emergenza affrontata con straordinaria professionalità dalla nostra equipe, che ha consentito a una giovane donna di partorire in una situazione di urgenza, ma in assoluta sicurezza. Il pianto del bambino ascoltato a distanza è stato il segnale di una nuova vita e di una nuova speranza”

La nuova culla di ultima generazione è stata progettata per garantire il trasporto sicuro di neonati prematuri o in condizioni critiche. Il dispositivo è aerotrasportabile e dotato di sistemi avanzati di termoregolazione. E proprio stamani una giovane donna somala, sbarcata nella notte al molo Favaloro, ha dato alla luce un maschietto nato pretermine alla 33esima settimana di gestazione che è stato subito curato in un’altra culletta termica in dotazione al Poliambulatorio.

Alla cerimonia nei locali del Poliambulatorio hanno preso parte, tra gli altri, il questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, Leuconoe Grazia Sisti dell’Inmp, la Croce Rossa, il 118 e le autorità militari dell’isola. Presenti il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo, Antonino Levita, e il direttore del Poliambulatorio, Francesco D’Arca.

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