Mafia

“Droga all’ombra della mafia e il contatto di Licata”: indagato 41enne

Prima centinaia di chili con matrice colombiana erano destinati a sbarcare a Licata, adesso la mafia che conta, quella palermitana di Brancaccio, Porta nuova e Tommaso Natale ha un punto di riferimento proprio a Licata.

Pubblicato 1 anno fa

Cè anche un quarantunenne di Licata – Giuseppe M. – nella lista dei trentasei indagati dell’inchiesta “Golden green”, un’operazione eseguita dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando provinciale di Palermo culminata con 15 arresti. 

L’indagine si è concentrata sui mandamenti mafiosi di Porta Nuova, Brancaccio e Tommaso Natale-San Lorenzo dove avrebbe operato una banda di trafficanti, legati da rapporti parentela a mafiosi o con il benestare delle famiglie.

Diversi i canali di approvvigionamento che il gruppo avrebbe utilizzato e tra questi ce ne sarebbe uno che porta dritto a Licata. 

In particolare il 41enne licatese sarebbe entrato in contatto con Giuseppe Marsalone, 46 anni, ritenuto affiliato al clan di Palermo Centro. Quest’ultimo, mediante un “telefono-citofono” e cioè impiegato soltanto per contattare i fornitori, avrebbe organizzato un incontro a Licata per acquistare stupefacenti. Incontro che avviene il 30 luglio 2020 verosimilmente per consegnare un anticipo in denaro.

Nelle conversazioni intercettate veniva utilizzato un linguaggio criptico dove i soldi diventavano “documenti” e la droga invece “affitto delle camere”. 

Una trattativa che, secondo le indagini, non sarebbe però andata a buon fine (almeno in quell’occasione) a causa della pandemia. Inoltre, il fatto che si trattasse di quantitativi e somme imprecisate non ha permesso allo stato attuale di formulare un capo di incolpazione nei confronti del 41enne licatese tale da poter ottenere una misura cautelare.

Ma rimane il campanello d’allarme: prima centinaia di chili con matrice colombiana erano destinati a sbarcare a Licata, adesso la mafia che conta, quella palermitana di Brancaccio, Porta nuova e Tommaso Natale ha un punto di riferimento proprio a Licata.

Occorre riflettere e agire.

Nell’operazione “Golden green” sono finiti in carcere: Giuseppe Marsalone, 46 anni, Salvatore Marsalone, 69 anni, Federico La Rosa, 62 anni, Giuseppe Marsalone, 50 anni, Vincenzo Vaglica, 43 anni, Salvatore Di Giovanni, 29 anni, Giuseppe Confalone, 52 anni, e Salvatore Spataro, 43 anni, Leo Brancatisano, 28 anni, di Cinquefondi (Rc) e Andrea Mollica 33 anni Porto Salvo (Rc) . Ai domiciliari Michele Micalizzi, 73 anni, genero del boss Rosario Riccobono, il capomafia di Partanna Mondello. Ai domiciliari figurano con lui altri 4 palermitani: Claudio Caruso, 25 anni, Fabrizio Cecere, 26 anni, Giuseppe Gravanti, 34 anni, e Grazia Pace, 36 anni.

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