Mafia, 43 anni fa l’omicidio di Paolo Giaccone: il medico che disse no a Cosa nostra
Il professore Giaccone non aveva voluto falsificare una perizia balistica che inchiodava Pino Marchese, l'autore, per conto del boss di Corso dei Mille, di quattro omicidi
Quarantatre anni fa veniva ucciso il medico Paolo Giaccone, direttore dell’Istituto di Medicina Legale del Policlinico universitario di Palermo. Erano le 8,10 dell’11 agosto 1982, quando era sceso dalla sua Peugeot, davanti al suo istituto e tre killer gli spararono. Il professore Giaccone non aveva voluto falsificare una perizia balistica che inchiodava Pino Marchese, l’autore, per conto del boss di Corso dei Mille, di quattro omicidi mafiosi avvenuti a Bagheria nel 1981, nella ‘Strage di Natale’. A Paolo Giaccone e’ intitolato il Policlinico di Palermo.
Non fu solo l’ennesimo delitto di mafia. Fu “un gesto di sfida brutale contro la liberta’ della scienza, contro l’autonomia della coscienza, contro l’idea che esista un limite invalicabile oltre il quale nessun potere puo’ spingersi”, afferma il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ex rettore dell’ateneo cittadino. “Un delitto tanto piu’ esecrando in quanto in pregiudizio di una persona integra e retta”, si leggeva nell’informativa della Squadra mobile. L’omicidio tra i viali del Policlinico “voleva rappresentare un messaggio di paura da parte della mafia. Ma, a distanza di 43 anni, quel messaggio e’ fallito. E’ fallito perche’ il nome di Paolo Giaccone oggi e’ inciso nella memoria di questa citta’, non come simbolo di morte, ma come testimonianza viva di dignita’ e coerenza”, aggiunge Lagalla.




