Mafia

Mafia, chieste misure prevenzione per i fratelli Valenti

Il procedimento scaturisce dal sequestro beni eseguito la scorsa estate

Pubblicato 3 anni fa

Nuova udienza, davanti la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, del procedimento a carico dei fratelli Stefano e Gerlando Valenti, imprenditori edili di Favara, condannati in primo grado  a sei anni e otto mesi per concorso esterno in associazione mafiosa nell’ambito del processo scaturito dalla maxi inchiesta “Montagna”. Udienza “tecnica” in cui gli avvocati della difesa – Angela Porcello e Raffaele Bonsignore – hanno effettuato una corposa produzione documentale con lo scopo di dimostrare la capacità economica dei due indagati sufficiente all’acquisto dei beni sottoposti a sequestro e dei quali si chiede la confisca. Si torna in aula il 18 febbraio quando la parola passerà invece al pubblico ministero.  

L’odierno procedimento scaturisce dal sequestro beni di circa mezzo milione di euro eseguito dalla Dia di Agrigento, guidata dal vicequestore Roberto Cilona. In quell’occasione, in particolare, è stato disposto nei confronti di Stefano Valenti il sequestro dell’intero capitale sociale della Athena costruzioni srl e il 40% del capitale sociale della Giarritella srl, oltre a 11 beni mobili registrati e un conto corrente bancario.A Gerlando Valenti è stato invece sequestrato il 60% del capitale sociale della società Cogest srl semplificata, 5 immobili siti nello stesso comune, numerosi conti correnti, fondi comuni di investimento, titoli e un cavallo di razza. 

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