Mafia

Mafia e voto di scambio, Mimmo Russo non risponde al gip

Secondo l'accusa sarebbe emerso "un rapporto di reciproca convenienza" tra Russo ed esponenti di Cosa nostra"

Pubblicato 2 settimane fa

Si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere Girolamo ‘Mimmo’ Russo, l’ex consigliere comunale di FdI comparendo davanti al gip Walter Turturici per l’interrogatorio di garanzia. Russo, ras dei precari, era stato arrestato martedi’ dai carabinieri per concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Nella stessa giornata il partito lo ha sospeso.

Secondo l’accusa sarebbe emerso “un rapporto di reciproca convenienza” tra Russo ed esponenti di Cosa nostra” palermitana, tra cui Gregorio Marchese, ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa di corso dei Mille e per il quale il gip ha disposto gli arresti domiciliari. Dalle indagini e’ inoltre emersa l’esistenza di un comitato di interessi, di cui Russo sarebbe stato il “padre politico”, e del quale faceva parte anche un faccendiere appartenente alla massoneria, Achille Ando’ (posto ai domicIliari), impegnato nella costruzione di un centro commerciale nel capoluogo siciliano. Le indagini sono state coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Marzia Sabella e dal sostituto Andrea Fusco. 

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