Mafia

Mafia, le regole del clan di Villabate: “Pizzo solo ai grossi imprenditori”

Gli investigatori dell'Arma hanno ricostruito plurimi episodi estorsivi ma anche una strategia di riconquista del consenso della popolazione

Pubblicato 3 anni fa

Pizzo ma non per tutti. A Villabate, nel Palermitano, erano le grandi realtà imprenditoriali locali a dover pagare, è a loro che gli uomini del racket rivolgevano le loro attenzioni. Richieste di denaro che dovevano servire a sostenere le casse del clan, falcidiato dagli arresti e alle prese con il sostentamento degli affiliati in carcere.

E’ quanto emerge dall’operazione antimafia ‘Luce’ dei carabinieri del nucleo Investigativo del Comando provinciale di Palermo che all’alba di oggi hanno eseguito quattro provvedimenti di fermo di indiziato di delitto, disposti d’urgenza dalla locale Direzione distrettuale antimafia, per associazione per delinquere di tipo mafioso ed estorsione.

Gli investigatori dell’Arma hanno ricostruito plurimi episodi estorsivi ma anche una strategia di riconquista del consenso della popolazione attraverso una ‘pacificazione’ con gli operatori imprenditoriali e commerciali economicamente più fragili. Non solo. Per affermare il proprio controllo sul territorio il clan puntava alla limitazione della criminalità predatoria indiscriminata e al controllo dello smercio al dettaglio di stupefacenti nel comune di Villabate.

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