Mafia

Mafia, l’Ordine degli avvocati di Agrigento: “Pronta sospensione”

Lo ha detto il presidente dell'Ordine degli avvocati, Vincenza Gaziano

Pubblicato 3 anni fa

“Attendiamo che la procura ci notifichi gli atti per i provvedimenti di competenza”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine degli avvocati, Vincenza Gaziano, in merito all’operazione antimafia del Ros, coordinata dalla Dda di Palermo. Fra i fermati l’avvocata di Canicatti’, Angela Porcello, accusata di avere avuto un ruolo centrale nella famiglia mafiosa di cui il compagno Giancarlo Buggea, gia’ condannato per mafia e ritenuto il rappresentante del boss Giuseppe Falsone, avrebbe retto le fila. Nei confronti della professionista si profila la sospensione ma l’inchiesta colpisce al cuore l’intera avvocatura agrigentina per il coinvolgimento di altri due avvocati, finiti sotto inchiesta per una vicenda che, comunque, nulla c’entra con la mafia. I due professionisti, anche loro di Canicatti’, avrebbero aiutato la collega Porcello a falsificare il deposito di un atto di appello di una sentenza di condanna che aveva portato all’esecuzione di una pena di 4 anni e 8 mesi a carico di un imputato, riconosciuto colpevole di violenza sessuale. L’avvocata aveva dimenticato di ricorrere contro la condanna e si attivo’ prima con un cancelliere del tribunale di Agrigento, senza riuscirci, infine con due colleghi che si sarebbero prestati a tentare di falsificare la data di invio cercando degli impiegati della posta compiacenti. Il tentativo, pero’, falli’ e la falsificazione del timbro, che porto’ la procura di Agrigento a revocare l’ordine di carcerazione ritenendo che fosse stato emesso per errore, avvenne grazie all’intervento del compagno mafioso dell’avvocata che trovo’ un impiegato di una posta privata che lo assecondo’. “Attendiamo gli atti dell’autorita’ giudiziaria – aggiunge la presidente dell’Ordine degli avvocati – per gli eventuali procedimenti amministrativi e disciplinari quando e se ce ne saranno i presupposti. Per quanto riguarda la sospensione cautelare, e’ prevista automaticamente in caso di applicazione di una misura cautelare in carcere, come in questo caso.

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