Mafia

Mafia: Riesame libera il padre del boss di porta Nuova

Si tratta di Francesco Mule', 76 anni, detto “Zu Francu”, padre di Massimo, considerato il boss del mandamento di porta Nuova.

Pubblicato 1 anno fa

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato l’ordine di custodia cautelare emesso nei confronti di Francesco Mule’, 76 anni, padre di Massimo, considerato il boss del mandamento di porta Nuova. I giudici hanno accolto l’istanza degli avvocati Giovanni Castronovo, Marco e Valentina Clementi: non si conoscono ancora le motivazioni della decisione, che verranno rese note fra 45 giorni.

I legali avevano evidenziato che, nel contesto di un’operazione antimafia che aveva portato a numerosi arresti, il ruolo di Mule’ padre non era stato evidenziato per quel che riguarda la gravita’ degli indizi raccolti dai Carabinieri: l’anziano, che si trovava agli arresti domiciliari per motivi di salute, e’ tornato cosi’ in liberta’, mentre il figlio e gli altri coinvolti rimangono in cella. 

Nel corso delle indagini, che svelarono gli affari del clan e le estorsioni fatte subire ai commercianti e agli imprenditori, emerse che il capomafia tentava di proteggere il figlio Massimo.

“Devi parlare con me… a mio figlio lo deve lasciare… a me mi arrestano e mi mandano ai domiciliari…”, diceva a chi voleva instaurare un rapporto diretto con il figlio.

L’ultrasettantenne Mulè che era in carcere dal 15 dicembre scorso, anche nel 2016 è passato dall’ergastolo alla libertà. E si sarebbe ripreso il potere, guidando la famiglia mafiosa (competente sui quartieri Capo, Ballarò, Kalsa e Vucciria) assieme al figlio. Ha trascorso 23 anni in carcere, ma avrebbe dovuto rimanerci per tutta la vita visto che era stato condannato anche per tre omicidi.

Adesso si attendono le motivazioni che hanno indotto i giudici del Tribunale del Riesame per comprendere le ragioni della nuova scarcerazione.

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