Oro riciclato per conto di Cosa nostra, chieste 37 condanne
Nel processo sul riciclaggio dell'oro rubato, trasformato in lingotti per conto di Cosa nostra
La procura di Palermo ha chiesto 37 condanne, per 330 anni di carcere, nel processo sul riciclaggio dell’oro rubato, trasformato in lingotti per conto di Cosa nostra. Davanti alla quinta sezione del tribunale, presieduta da Salvatore Fausto Flaccovio, i pm della Dda Gaspare Spedale e Giulia Beux hanno sostenuto la colpevolezza degli imputati, ritenuti coinvolti nell’operazione che avrebbe consentito alla cosca mafiosa di Porta Nuova di avere una disponibilita’ di denaro liquido e lingotti per ogni evenienza.
I rappresentanti dell’accusa hanno chiesto la pena piu’ alta, 25 anni, per Vincenzo Luca, e per i suoi fratelli Francesco (20 anni) e Rosario (15 anni e 6 mesi), considerati gli uomini di vertice dell’organizzazione, in cui spiccava pure Ilenia Catalano (richiesta anche per lei di 15 anni e 6 mesi). A seguire Vincenzo Cina’ (11 anni); Sergio Rubino (10); e poi Giovanni Falanga e Antonio Agugliaro, 9 anni e mezzo a testa; Maria Viola e Salvatore Lupo, 9 ciascuno; Claudio Siddi’olo, Giacinto Di Marco, Massimiliano Falanga, Katarzyna Polanska, Stefania Benfante e Rosario Aversa 8 anni e mezzo ognuno; Antonino Ballaro’, Antonietta Rando e Monica Li Calsi, 8 anni e 4 mesi; Salvatore Sciacca e Patrizia Romano 8 e 2 mesi; Adriana Xhilone e Salvatore Di Simone 8; Raffaele Tammaro 7. Sei anni a testa, poi, per Carmencita Lucchese, Domenico Di Simone, Carolina, Salvatore e Domenica Romagnolo, Paolo Francesco Del Vecchio, Teresa Sciarratta, Giuseppina e Giuseppe Perna, Maria Giovanna Cataldo, Giuseppe Ventimiglia e Giuseppe Monti.