Agrigento

Lavori in via Empedocle e Pietro Nenni, il sindaco Miccichè e l’assessore Principato fanno chiarezza

Miccichè e Principato: "Non si tratta della creazione di un nuovo parcheggio, ma della regolarizzazione e valorizzazione delle aree già utilizzate a parcheggio, rendendole finalmente ordinate, sicure e accessibili"

Pubblicato 17 minuti fa

Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Gerlando Principato, intervengono nell’ambito dei lavori tra via Empedocle e via Pietro Nenni. E affermano: “In questi giorni si è tornati a discutere dell’intervento in corso tra via Empedocle e via Pietro Nenni, con osservazioni e critiche che meritano una risposta pacata, ma chiara e documentata. È nostro dovere fare chiarezza e ribadire, ancora una volta, che l’Amministrazione agisce nel pieno rispetto della legge, con spirito costruttivo e nella massima trasparenza. Molti si chiedono perché l’intervento si svolga proprio in via Pietro Nenni, se inizialmente il finanziamento parlava di via Empedocle. È una domanda legittima, ma la risposta è semplice: il progetto finanziato dalla Regione Siciliana, che era stato oggetto di richiesta già nel 2022, interessa l’intera area compresa tra via Empedocle, via Pietro Nenni e fino all’ingresso della ferrovia. La denominazione “via Empedocle” è stata utilizzata per ragioni amministrative, anche legate al CUP, ma la documentazione tecnica inviata alla Regione il 12 giugno 2024 e approvata dalla Soprintendenza il 27 maggio 2024 è chiara: via Pietro Nenni è parte integrante dell’intervento, come attestano i documenti controfirmati dal Dirigente ai Lavori Pubblici, ing. Alberto Avenia.

Il nostro obiettivo è chiaro: riqualificare un’area urbana da anni in condizioni di degrado. Non lo facciamo con slogan, ma con un progetto concreto che migliorerà marciapiedi, sede stradale, arredo urbano e segnaletica. Non si tratta della creazione di un nuovo parcheggio, ma della regolarizzazione e valorizzazione delle aree già utilizzate a parcheggio, rendendole finalmente ordinate, sicure e accessibili. L’intervento interessa complessivamente circa 7.400 metri quadrati e prevede:4.700 mq di sede stradale, con nuovo manto asfaltato e segnaletica;1.300 mq di marciapiedi, rifatti con materiali di pregio come la pietra di Modica;1.700 mq destinati a parcamento regolarizzato, pari al 23,65% dell’intero intervento.Si tratta di una riqualificazione sobria ma significativa, pensata per migliorare la mobilità urbana e la qualità dello spazio pubblico. Qualcuno ha sollevato dubbi sulla presenza del parcheggio multipiano in zona, continuano Miccichè e Principatp. È bene chiarire che l’intervento non riguarda quella struttura, che resta fruibile, ma interessa le aree esterne — marciapiedi, piazzole e strade — che oggi non dispongono di segnaletica né di un’adeguata accessibilità. Sono emerse anche voci su presunte irregolarità paesaggistiche. È doveroso precisare che il progetto è stato regolarmente autorizzato dalla Soprintendenza, che si è espressa su materiali, estetica e coerenza con il contesto urbano. Parlare di abusi è privo di fondamento: l’intervento rispetta le geometrie esistenti e valorizza quanto già realizzato a Porta dei Saccaioli, mantenendo piena continuità stilistica e materica. A chi contesta le firme progettuali, ricordo che si tratta di un progetto ordinario, non strutturale: non prevede calcoli complessi, ma rilievi, computi metrici e scelte sui materiali. È stato redatto da un tecnico esperto, con competenze compatibili, ed è stato verificato, validato e controfirmato dal Dirigente responsabile del Settore VI Lavori pubblici, come da prassi consolidata e pienamente legittima. C’è poi chi insinua che l’avvio dei lavori in prossimità delle elezioni abbia finalità politiche. Basta leggere le carte: l’idea nasce nel 2022 con la richiesta di finanziamento alla Regione; la Soprintendenza ha espresso parere positivo nel maggio 2024; la Regione ha concesso il finanziamento il 20 dicembre 2024. L’avvio del cantiere segue i tempi tecnici di gara e affidamento, e non ha alcun legame con scadenze elettorali. Non c’è nulla da nascondere né da mascherare, dichiarano in conclusione. L’unico intento è riqualificare un pezzo importante del nostro centro storico, restituendolo sicuro, accessibile e decoroso ai cittadini. Le critiche fanno parte del confronto democratico, ma quando diventano strumentali e mirano solo a screditare il lavoro di funzionari, tecnici, imprese e dirigenti, allora è nostro dovere difendere non solo il progetto, ma l’interesse pubblico che esso rappresenta. Continueremo a lavorare, come sempre, con serietà, rispetto delle norme e spirito di trasparenza. Agrigento ha bisogno di fatti, non di fumo. E chi ha scelto di rimboccarsi le maniche non si farà intimidire né rallentare da chi preferisce restare ai margini, limitandosi a commentare il lavoro degli altri.”

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