Rete operativa antimafia Ue, 283 arresti e 10mln sequestrati
E' il bilancio del progetto Onnet di finanziamento della Rete operativa antimafia
Quattro latitanti catturati, 283 criminali arrestati, 10,3 milioni di euro sequestrati piu’ ingenti quantitativi di droga, 52 indagini transnazionali con 649 investigatori dispiegati nei vari Stati. E’ il bilancio del progetto Onnet di finanziamento della Rete operativa antimafia @ON presentato nel corso della seconda Conferenza operativa, nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo, sul tema “Il Contrasto alle organizzazioni criminali di alto livello e mafia-style-Sfide per le forze di polizia e le autorita’ giudiziarie”.
La Rete operativa antimafia – @ON e’ stata istituita su input della Dia, in attuazione di una risoluzione del Consiglio giustizia Affari Interni dell’Unione Europea del 4 dicembre 2014, con l’obiettivo di migliorare la cooperazione e la comunicazione tra le autorita’ di polizia degli Stati membri: ne fanno parte 27 forze di polizia (LEAs – Law enforcement agencies) in rappresentanza di 22 Paesi. L’Italia, oltre che dalla Direzione Investigativa antimafia quale project leader della Rete, e’ rappresentata dalla polizia di Stato, dall’Arma dei carabinieri e dal Corpo della Guardia di Finanza. Lo scopo della Rete @ON e’ quello di rafforzare la cooperazione transnazionale nel contrasto dei principali gruppi della criminalita’ organizzata, di tipo mafioso e di quelli emergenti (di etnia albanese, nigeriana, cinese, di lingua russa) che hanno un impatto sugli Stati membri dell’Ue a prescindere dalle specifiche attivita’ criminali da questi perseguiti.La Dia ha predisposto un nuovo progetto di finanziamento europeo della Rete, denominato “ISF4@ON”, pari a 2 milioni di euro, ed attualmente al vaglio della Commissione Europea. La progettualita’ consentira’ di sostenere le attivita’ info-investigative dei Paesi partner per ulteriori due anni a decorrere dal 2022, senza soluzione di continuita’ con l’attuale progetto @ONNET, a tutela della sicurezza dei cittadini degli Stati Membri e dell’economia legale.
Alla conferenza di Palermo hanno partecipato il capo della polizia Lamberto Giannini, il direttore esecutivo di Europol Catherine De Bolle e il presidente di Eurojust Ladislav Hamran, il procuratore Capo della Procura europea (Eppo) Laura Codruța Koevesi e il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho.
“Per contrastare efficacemente le mafie è necessario organizzare tutte le informazioni in un grande armadio digitale che possa essere condiviso da tutti i Paesi dell’Europa. Se il sistema criminale comunica con immediatezza, forze di polizia e organi giudiziari devono fare le stesso. La sicurezza del mondo intero dipende dalla capacità della magistratura e delle forze di polizia di condividere le conoscenze”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho. “Il crimine organizzato si proietta oltre i confini del proprio paese d’origine, costituisce galassie di società di capitali in quei paesi che hanno un basso livello di contrasto al crimine – ha aggiunto – Le forze di polizia devono condividere tempestivamente le informazioni con gli altri paesi, superando rigidi formalismi e arrivando a una condivisione effettiva”.